X

Assunzioni: le 30 professioni più difficili da trovare per le imprese

Pixabay

Il mercato del lavoro mostra timidi segnali di ripresa e le imprese hanno pian piano ricominciato ad assumere dopo gli anni di forte crisi che hanno messo in ginocchio tutta la filiera. Nel 2018 sono stati 4,5 milioni i contratti di lavoro che il sistema produttivo aveva intenzione di stipulare, con una domanda in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Il problema è che non sempre l’offerta è andata incontro alla domanda.

Cosa cercano le imprese? Insegnanti di lingue, analisti e progettisti di software, specialisti di saldatura elettrica, elettrotecnici, agenti assicurativi e via dicendo. La richiesta è dunque variegata, ma spesso e volentieri chi deve assumere fa fatica a trovare ciò che cerca. Lo certifica il Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere e Anpal, presentato mercoledì 27 marzo a Roma.

In base ai dati, almeno un’azienda su quattro (il 26%) ha riscontrato un disallineamento tra le competenze ricercate e quelle offerte dai lavoratori. Un “mismatch”, come viene chiamato tecnicamente, che riguarda in particolar modo le regioni del Nord Est, dove il mercato del lavoro è più dinamico, con un posto di lavoro su 3 non coperto per mancanza di candidati adeguati.

Paradossalmente il problema riguarda in particolar modo i più giovani. “Del milione e 267mila contratti per i quali le imprese si sono dette orientate preferibilmente verso gli under 30 – spiega Unioncamere – il 28% è ritenuto non facile da trovare, con punte del 62% per gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, del 45% per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione e del 43% per gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche”.

LAVORO: LE 30 PROFESSIONI DIFFICILI DA TROVARE PER LE AZIENDE

Tra i 30 profili più ricercati che secondo le imprese sono più difficili da reperire, 19 riguardano professioni tecniche attive nell’ambito industriale e dei servizi, con particolari difficoltà riscontrate soprattutto dalle aziende attive nell’elettronica e nell’informatica, dove si concentra una significativa richiesta di figure non facilmente reperibili sul mercato a diversi livelli di specializzazione.

Sono essenzialmente due le difficoltà indicate dalle imprese nel reperimento di determinati profili: o non ci sono abbastanza candidati (un esempio adeguato è il ridotto numero di ingegneri energetici attivi nel nostro Paese) oppure i candidati che si presentano non possiedono le competenze necessarie.

Di seguito ecco l’elenco completo delle 30 professioni più difficili da reperire secondo le imprese.

Rapporto Excelsior, Unioncamere-Anpal

LAVORO: LE COMPETENZE RICERCATE DALLE IMPRESE

Le scuole, le università, i corsi di formazione faticano a fornire le competenze di cui le aziende hanno bisogno. I dati sul disallineamento tra domanda e offerta parlano chiaro: se nel 2017 il 21% delle imprese si lamentava del “mismatch”, nel 2018 questa percentuale è salita al 26%. Questo aumento si lega ai cambiamenti nella struttura dei fabbisogni occupazionali, tra cui spicca soprattutto l’incremento della richiesta di profili professionali maggiormente qualificati.

Secondo quanto si legge nel Rapporto Excelsior 2018, è salito in particolare il fabbisogno di dirigenti, specialisti e tecnici (19% delle entrate totali programmate), mentre è scesa di tre punti percentuali la domanda di professioni non qualificate.

Quali sono le competenze più richieste? Quelle legate al mondo del digitale e all’ecosostenibilità. Nel dettaglio, “l’utilizzo del digitale e di linguaggi e metodi matematici e informatici sono fattori essenziali per più di un’assunzione su due”, sottolinea Unioncamere.

Rapporto Excelsior, Unioncamere – Anpal

 

Related Post
Categories: Lavoro