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Assoprevidenza: sostegno al reddito con i fondi pensione

Un sostegno al reddito per i lavoratori prossimi all’età della pensione che perdono il lavoro o che vedono ridursi i guadagni può essere offerto dalla previdenza complementare. È questo il risultato del primo step di lavoro del Working Group costituito da Assoprevidenza e presentato questa mattina a Roma durante il seminario “Previdenza e Assistenza: proposte per un approccio integrato”. 

Per approfondire la materia e arrivare a definire una proposta organica di welfare integrato, Assoprevidenza ha costituito un gruppo di lavoro, partecipato dal Fondo Pensioni del Personale del Gruppo BNL/BNP Paribas Italia e dallo Studio Attuariale Orrù & Associati. Diversi gli ambiti trattati alla luce dell’evoluzione del contesto sociale. 

“Il primo focus del gruppo di lavoro – ha spiegato Sergio Corbello , presidente di Assoprevidenza – ha riguardato l’individuazione di soluzioni praticabili all’interno di un fondo pensione, per l’erogazione di una prestazione in rendita temporanea, in caso di riduzione o assenza di reddito lavorativo in prossimità della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica di base”. 

Secondo le analisi del Working Group di Assoprevidenza, il finanziamento della rendita temporanea per i lavoratori anziani è realizzabile attraverso l’utilizzo di parte del montante individuale accumulato. Due le opzioni di utilizzo, legate alle aspettative di reddito dell’iscritto al Fondo in conseguenza di una riduzione totale o parziale dell’orario di lavoro: 

1) 30% del montante (scelta che tiene conto della possibilità offerta dalla normativa di ottenere l’anticipazione dopo 8 anni di permanenza nel Fondo); 

2) 50% del montante. 

Allo scopo di rafforzare la funzione del fondo complementare quale risorsa, cui rivolgersi per la copertura di variegati bisogni e tenendo conto della circostanza che, anche per effetto della riforma Fornero, le prestazioni pensionistiche di base, fruite in età progressivamente più avanzata, saranno comunque sufficienti per il primo periodo di pensionamento, raggiunto che sia il diritto pensionistico e quindi la possibilità di utilizzare il montante residuo, si è individuata una soluzione alternativa rispetto alla corresponsione della rendita vitalizia immediata. 

“Si è così valutato un differimento dell’erogazione della rendita da parte del fondo pensione – ha aggiunto Corbello – al fine di ottenere un valore maggiore della rendita stessa, anche in funzione delle potenziali future esigenze connesse al progredire dell’invecchiamento”.

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