“La nostra impresa è il motore che aggancia l’Italia al cuore dell’Europa”. Con queste parole il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha aperto l’assemblea generale, tenutasi presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano, intitolata “L’Impresa che è in Noi”. L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni e della comunità imprenditoriale.
Nel suo intervento, Spada si concentra sull’importanza che l’impresa riveste nel contribuire alla costruzione di una nuova Europa: “Un’Europa del fare, un’Europa autonoma, che mantenga saldi i suoi pilastri di democrazia liberale, cultura del mercato e welfare”.
Lombardia: un pil al decimo posto in Europa
Parlando dei risultati economici, Spada sottolinea che la Lombardia, se considerata come un Paese, sarebbe al decimo posto per pil nell’Unione europea, con un valore di 480,6 miliardi di euro. “Questa crescita è frutto dell’impegno di tutti voi e dei vostri collaboratori,” afferma, enfatizzando l’importanza della cooperazione tra imprese. Tuttavia, il presidente non nasconde le sfide attuali. “I mesi recenti si stanno rivelando più complessi del previsto,” avverte, citando fattori esterni che influenzano l’economia. Spada ricorda che la competitività della Lombardia si riflette nei mercati internazionali, con un valore di export che supera i 163 miliardi di euro. “È fondamentale che il nostro modello industriale, basato su qualità e innovazione, continui a prosperare,” aggiunge, esprimendo preoccupazione per il futuro.
Spada ha poi ampliato la discussione sulla dimensione europea, evidenziando la necessità di una nuova strategia industriale per superare gli ostacoli che hanno limitato la crescita del continente negli ultimi decenni. “Dobbiamo superare la gabbia istituzionale europea che ci limita nelle decisioni,” ha affermato, richiamando l’attenzione su un approccio pragmatico e collaborativo.
Più coraggio in Italia per gli investimenti
“Servono investimenti: non possiamo fermarci ora, è il momento di correre di più”. Con queste parole, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha messo in evidenza l’urgenza di potenziare gli investimenti in Italia. Rispetto al quarto trimestre del 2019, nel secondo trimestre di quest’anno, l’Italia ha registrato un aumento reale del 10,1% negli investimenti in macchinari e impianti, mentre in Spagna, Francia e Germania si sono registrate diminuzioni.
“Questo è stato il vero segreto della nostra capacità industriale,” ha dichiarato Spada, sottolineando che, grazie al Piano Industria 4.0, la quota di investimenti sul pil è passata dal 6,1% nel 2014 al 7,6% nel 2023. Spada ha anche avvertito che l’Europa deve fare di più per essere competitiva, richiamando l’attenzione sugli “800 miliardi aggiuntivi di investimenti” stimati da Mario Draghi, pari a quasi il 5% del pil europeo e oltre un terzo di quello italiano.
La pressione fiscale è stata un altro tema cruciale della sua relazione. Spada ha affermato: “Urgente spending review e riduzione della pressione fiscale. Introdurre la mini Ires,” ha affermato, ponendo l’accento sulla necessità di riforme più “coraggiose” per rilanciare l’economia italiana.
Auto: “Rinviare lo stop al motore endotermico del 2035”
Inoltre, ha sollevato preoccupazioni riguardo all’industria automobilistica: “Rinviare lo stop al motore endotermico del 2035. A rischio fino a 40mila posti di lavoro in Italia”. Spada ha sostenuto che questo non rappresenta una vera “transizione”, poiché impone obiettivi ambiziosi e l’uso esclusivo di una sola tecnologia, l’elettrico, per la quale l’Europa non dispone di sufficienti materie prime e componenti. “Dobbiamo ammettere gli errori,” ha affermato con franchezza, sottolineando che non possiamo permettere che la transizione verso l’elettrico comprometta il futuro delle aziende e dei posti di lavoro.
Qui, Spada ha posto una domanda cruciale: “Pensiamo davvero di riuscire a vincere la sfida dell’elettrico davanti alla Cina?” Ha fatto notare che nel 2008 l’Europa produceva quasi il 31% dei veicoli mondiali, mentre la Cina solo il 13%. Oggi, la situazione è cambiata: l’Europa ha prodotto quasi il 19% dei veicoli nel 2023, mentre la Cina ha raggiunto il 32%. “Non passa settimana senza notizie preoccupanti dalla Germania: dalla caduta delle vendite di auto elettriche agli annunci di chiusura di fabbriche e riduzione di posti di lavoro,” ha avvertito Spada, sottolineando che la crisi tedesca influisce profondamente sull’industria lombarda. La Germania, principale mercato estero per la Lombardia con un valore di 20 miliardi, ha registrato una perdita di 1,8 miliardi di euro in vendite nel 2023. “Per noi imprenditori, questa è una seria preoccupazione, forse la più seria,” ha sottolineato Spada.
Sostenibilità: vantaggio o vincolo?
Spada ha anche messo in luce un aspetto cruciale della sostenibilità, affermando che “l’Unione europea non è l’inquinatore di ultima istanza del pianeta.” Ha fornito dati chiari: “La sola Cina produce 12,6 milioni di tonnellate di CO2, in aumento del 4% dal 2022 al 2023, mentre l’Europa è responsabile di 2,5 milioni di tonnellate, in riduzione del 7% rispetto all’anno precedente”.
Per Spada, la sostenibilità non è un vincolo, ma un vantaggio competitivo. “Noi imprenditori siamo veri e propri precursori della sostenibilità,” ha affermato, citando esempi concreti di innovazione nel settore industriale lombardo, come le tecnologie all’avanguardia sviluppate a Milano per il recupero dei metalli e la conversione della plastica non riciclabile in bio-olio.
Tuttavia, ha avvertito che l’Europa è fortemente dipendente dalle importazioni di materie prime. “Dobbiamo ridurre il fabbisogno attraverso riciclo e circolarità, diversificando le forniture e aumentando la capacità produttiva europea,” ha dichiarato, spostando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui l’Unione europea affronta le sfide industriali e energetiche.
Riforme necessarie per la competitività
Il presidente di Assolombarda prosegue con un appello chiaro: “Per affrontare le sfide delle transizioni e competere con Stati Uniti e Cina, serve un fondo comune a livello europeo”. Spada auspica un cambiamento radicale nel modo in cui l’Unione europea affronta le sfide industriali e energetiche, sostenendo che il nucleare rappresenta una soluzione fondamentale per l’indipendenza energetica del Paese: “porterà vantaggi economici e occupazionali”. Ha messo in evidenza l’urgenza di sviluppare un quadro giuridico chiaro e di investire in impianti di piccole dimensioni, sostenendo che “senza energia non esiste intelligenza artificiale, burocrazia ostacolo allo sviluppo tecnologico”.
Il presidente di Assolombarda ha anche parlato della necessità di una riforma dell’antitrust, esortando a “superare un approccio focalizzato su un consumatore che esiste solo nella teoria”. Questo cambio di rotta sarebbe essenziale per favorire la competitività europea nel contesto globale.
Spada ha concluso il suo intervento con un appello forte e chiaro: “Servono investimenti: non possiamo fermarci ora, è il momento di correre di più”. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di utilizzare efficacemente le risorse del Pnrr e di implementare il “decreto salva Milano” per rimuovere gli ostacoli che stanno rallentando lo sviluppo della città.