Il mercato del lavoro lombardo continua a rafforzarsi anche nel terzo trimestre dell’anno: +49 mila occupati rispetto al 2008, e, tenendo conto della CIG (il cui forte riassorbimento ha come effetto implicito un aumento dei lavoratori considerabili “effettivamente occupati”), il saldo è di +113 mila unità, a fronte di una popolazione in crescita di +111 mila unità. È la prima volta che viene superato il saldo demografico, secondo il Booklet pubblicato da Assolombarda sull’andamento economico della prima regione produttiva italiana.
Il tasso di occupazione è così salito al 66,7% (dal 66,0% di un anno prima) e, in parallelo, il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (dal 6,7%). Le assunzioni complessive sono in aumento (+13,9% a gennaio-settembre 2017) e la cassa integrazione è in forte contrazione (-51% a gennaio-ottobre 2017). Ma i dati di CIG evidenziano ancora alcuni elementi di incertezza circa il quadro futuro delle imprese, sebbene in consistente riduzione rispetto a un anno fa: le ore richieste sono ancora superiori di un terzo rispetto al pre crisi (erano il 230% nel complesso del 2016), a fronte di ore di CIG utilizzate pari al 41% (erano il 78%).
Nel terzo trimestre 2017 in tutti i settori economici, gli infortuni in occasione di lavoro in Lombardia scendono del -2,6% per occupato al netto della CIG e del -1,0% in numero totale (+5,6% ad ottobre 2017). Stringendo l’analisi al settore industriale lombardo, nel terzo trimestre gli infortuni in occasione di lavoro crescono del +3,0% per occupato al netto della CIG e del +1,4% in numero totale (-8,4% ad ottobre 2017).
Questo quadro del lavoro è in linea con il robusto sentiero di crescita dell’attività produttiva lombarda: +3,2% la crescita complessiva della produzione manifatturiera nei primi nove mesi del 2017, due volte e mezza il ritmo del 2016 (+1,3%). Il clima di fiducia del manifatturiero, del terziario innovativo e dei consumatori è su livelli record e delinea, quindi, una chiusura d’anno positiva per il nostro territorio.
