A luglio l’industria italiana del risparmio gestito ha registrato una raccolta di 6,327 miliardi, in netto miglioramento rispetto ai 2,537 miliardi di giugno. Il dato è cresciuto così per il sesto mese consecutivo, portando il patrimonio oltre la quota record di 1.269 miliardi di euro. Queste le stime preliminari diffuse oggi da Assogestioni.
L’andamento positivo è riconducibile in primo luogo ai fondi aperti e ai mandati istituzionali. In particolare, le gestioni collettive hanno raccolto 3,6 miliardi di euro, con un patrimonio che alla fine del mese valeva più di 568 miliardi, il 45% delle masse complessivamente gestite.
L’interesse per i prodotti che investono in reddito fisso, che a luglio hanno raccolto 584 milioni di euro, è recentemente diminuito di pari passo con il ridimensionamento dei ritorni. La caccia al rendimento a luglio promuove i riscatti sui monetari (-65 milioni) e le sottoscrizioni degli azionari (740 milioni circa) pur in un quadro annuo che vede i fondi di liquidità in attivo per 1,345 miliardi e quelli che investono sulle borse in rosso per 19 milioni.
Con una raccolta di quasi 1,3 miliardi, infine, i fondi di diritto italiano si confermano un’opzione che torna a farsi largo fra i risparmiatori dopo un lungo periodo di disaffezione a favore degli esteri (+2,2 miliardi di raccolta a luglio).