Nuovo record per la raccolta fondi a marzo, dopo il dato positivo di febbraio (+11,8 mld) e la battuta d’arresto di dicembre 2013 (-582 mln) e gennaio 2014 (-1,51 mld), dopo la serie positiva di 11 mesi.
Nonostante il previsto aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 26%, lo scorso mese, secondo i dati diffusi da Assogestioni nella mappa mensile, le sottoscrizioni hanno toccato il nuovo record di 18,8 miliardi di euro. Massimo storico per il patrimonio che tocca per la prima volta i 1.390 miliardi di euro (1.362 mld). Nel dettaglio, le gestioni collettive che rappresentano il 45,6% delle masse hanno raccolto 14,45 mld (6,43 mld a febbraio) totalmente attribuibili ai fondi aperti, mentre le gestioni di portafoglio (il 54,4% delle masse) scendono a 4,35 mld (da 5,38 mld) di cui 515 mln per i fondi retail (da 553 mln) e 3,84 mld per gli istituzionali (da 4,82 mld).
Sul fronte delle singole società, spicca su tutti il gruppo Generali che ha raccolto oltre 7,7 miliardi di cui 7,6 miliardi nei fondi aperti. Segue il gruppo Intesa Sanpaolo (2,7 miliardi), di cui 2,3 miliardi relativi a Eurizon e 412 milioni a Banca Fideuram. Terzo posto per Pioneer (gruppo Unicredit) con una raccolta netta di 1,4 miliardi, incalzata dalla neo quotata Anima holding (1,1 miliardi) e dalle Poste (1 miliardo). Tra gli altri asset manager di Piazza AffariAzimut ha ottenuto flussi netti per 230 milioni, mentre il gruppo Mediolanum 293 milioni.
