Rallenta bruscamente la raccolta di fondi in chiusura d’anno. Dopo il boom dei primi sei mesi (con 20 mld a trimestre circa) e il lieve rallentamento del terzo trimestre (16,3 mld), gli ultimi tre mesi del 2013 fanno registrare una raccolta di 5,4 miliardi di euro (-4,8 mld nell’ultimo trimestre 2012). Il 2013 si chiude così a 62,6 miliardi; nel corso dell’anno sono stati più che recuperati i deflussi del 2012 (-11,3 mld) e 2011 (-40,8 mld). I dati emergono dalla mappa trimestrale diffusa da Assogestioni, che terrà dal 26 al 28 marzo l’annuale Salone del Risparmio, durante il quale sarà nominato il presidente dell’associazione.
Il risultato del trimestre è da attribuire interamente ai fondi aperti: gli italiani hanno raccolto 1,67 miliardi (2,37 mld nel terzo trimestre e 10,7 mld da inizio anno) e gli esteri 4,73 mld (4,62 mld nel terzo trimestre e 35,8 mld da inizio anno). Il 55% delle masse complessive in termini di patrimonio è rappresentato da gestioni di portafoglio, tra le quali spiccano i mandati assicurativi (500 mld di patrimonio, pari al 37,5% del totale), le Gpm e Gpf retail (98 mld) e i mandati di natura previdenziale (62 mld). Tra le gestioni collettive, sempre in termini di patrimonio, dominano i fondi aperti con 558 mld di patrimonio gestito.
Per quanto riguarda la raccolta, a livello di asset class le macrocategorie più gettonate sono state quelle dei fondi flessibili (+5,7 mld da +5,8 mld del III trimestre, +27,6 mld nell’intero anno) e gli azionari (+3,1 mld, da +2 mld nel III trimestre e +5,43 mld nell’intero anno). Le più penalizzate negli ultimi tre mesi dell’anno quelle dei fondi non classificati (-2 mld, dopo -29 mln nel III trim e -2,13 mld da inizio anno) e i fondi monetari (-1,4 mld, dopo i -1,5 mld nel III trimestre e -1,87 mld da inizio anno).