Produzione e consumi elettrici ancora in caduta. “Nel periodo tra gennaio e settembre del 2014 i dati del settore elettrico nazionale evidenziano l’ulteriore contrazione della produzione (-8,0 TWh o -3,8% rispetto ad i primi 9 mesi del 2013) e dei consumi elettrici (-6,7 TWh o -3,0%), in coincidenza con la perdurante recessione economica”. E’ quanto rende noto la newsletter di Assolettrica, pubblicata ieri e rilanciata sul bolg dell’associazione “On/Off”. I dati si riferiscono ai primi nove mesi del 2014.
Assoelettrica rimarca che dai dati rilevati non appaiono evidenze di significativi incrementi di efficienza negli usi finali o spostamenti verso vettori energetici diversi dall’energia elettrica.
Nel dettaglio per singola fonte energetica prosegue la “caduta” del termoelettrico che ieri è stata al centro di un primo vertice con tutte le componenti produttive al ministero dello Sviluppo (-14,6 TWh nei primi 9 mesi 2014). Tale flessione è quasi interamente a carico del gas naturale che ha subito un calo di 12,1 TWh, una flessione di oltre il 15% rispetto alla produzione gen-set 2013. E’ stata consistente anche la riduzione della produzione da combustibili solidi che cala di 2,6 TWh mentre la generazione da prodotti petroliferi e da combustibili diversi è sostanzialmente stabile rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno.
Le fonti rinnovabili continuano a segnare incrementi importanti (+6,7 TWh nei primi 9 mesi 2014), “certamente collegati – osserva la newsletter – a fenomeni naturali dimostrati dal forte incremento della produzione idroelettrica (+4,3 TWh) ed agli effetti delle politiche di sostegno ed incentivazione in fase di consolidamento: nel periodo gennaio-settembre 2014 gli oneri derivanti da questi incentivi si sono attestati a 9,6 miliardi di euro, in incremento di 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e con una riduzione di oltre il 50% del tasso di crescita”.
Sul piano della performance si sottolinea come “il prezzo fissato sulla borsa elettrica abbia continuato a diminuire, mentre i prezzi finali dell’energia elettrica non abbiano beneficiato pienamente di tale riduzione per la crescita degli “oneri di sistema”, come anche recentemente evidenziato da indagine sull’andamento del prezzo finale dell’energia elettrica in Europa. Tra gennaio-settembre 2014 rispetto a gennaio-settembre 2013, la curva del PUN medio orario, per ciascuna delle 24 ore del giorno, è sempre ampiamente spostata verso il basso, evidenziando la riduzione del valore medio orario”.
La riduzione della produzione da fonti fossili ha comportato la positiva diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto all’anno precedente, sia come emissioni totali (-10%), sia come emissioni medie.
Assoelettrica segnala infine come nei primi nove mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2013, si sia verificato un lieve aumento della penetrazione elettrica nei consumi finali (dal 22,5% al 22,9%) ed una contemporanea diminuzione del consumo di energia primaria impiegato per unità di prodotto interno lordo che si è portato da 104 tep/Mln€ a 99 tep/Mln€ in quanto la riduzione percentuale del consumo di energia primaria del periodo è stata superiore rispetto a quella del Pil. Tale contrazione sta ad attestare una riduzione del consumo di energia primaria impiegato per generare ricchezza, in linea con gli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica.