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Assocamerestero: via alla seconda Settimana della cucina italiana nel mondo

Oltre 120 eventi culinari organizzati dalla Rete delle Camere di Commercio Italiane nel mondo tra “Italian Pizza Night”, masterclass di cucina e degustazioni guidate nei ristoranti a marchio “Ospitalità Italiana” – Impegno a contrastare l’Italian Sounding che pesa per circa 60 mld sul giro d’affari mondiale del settore.

Assocamerestero: via alla seconda Settimana della cucina italiana nel mondo

Assocamerestero – l’Associazione di cui fanno parte le 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), Soggetti imprenditoriali privati, esteri e di mercato, e Unioncamere – partecipa attivamente alla seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione in stretto raccordo con MIPAAF e con MISE, MIUR, MIBACT, Regioni, Agenzia ICE, ENIT, università, sistema camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati e operatori del settore enogastronomico e del design. 

Protagoniste dell’atteso appuntamento, le Camere di Commercio Italiane all’Estero impegnate in più di 120 eventi che si stanno già svolgendo in oltre 30 paesi per valorizzare il binomio “Cucina e vino di qualità”. 

Il programma si integra inoltre con le azioni previste dalla “Campagna di promozione strategica per la valorizzazione del prodotto italiano in rapporto al fenomeno dell’Italian Sounding”, promossa e finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata in collaborazione con Ice Agenzia con l’obiettivo di potenziare la distribuzione e la presenza commerciale dei prodotti del vero agroalimentare italiano, dove sono coinvolte 21 Camere di Commercio italiane in Benelux, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Usa, Canada e Messico.

Ben 68 prodotti italiani sono sul podio di quelli agroalimentari più venduti al mondo, con comprovata leadership del Bel Paese per numero di prodotti Dop/igp/stg nel Food (292) e Doc/Docg/Igt nel Vino (523). Ciò nonostante il giro d’affari del c.d. Italian Sounding si attesta su valori pari a circa 60 miliardi di euro, concentrandosi prevalentemente nelle Aree geografiche di Nord e Centro America (24 miliardi), Europa e Africa (21 miliardi).

Il percorso della nuova Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si snoda per le CCIE attraverso molteplici tappe che valorizzano le eccellenze produttive nostrane con una però sempre puntuale attenzione al business per le PMI italiane coinvolte e vede la partecipazione di esperti della ristorazione, chef, importatori, distributori, influencer e stakeholder dell’imprenditoria alimentare italiana, testimoni e custodi dei valori di artigianalità e innovazione culinaria.

Per le CCIE di Monreal, Toronto, Vancouver, Chicago, Houston, Los Angeles, Miami e New York   protagonista la “Pizza”, con serate culinarie, dimostrazioni e degustazioni guidate del prodotto simbolo per eccellenza della cucina italiana. Chef e professionisti con show cooking dedicati sveleranno tutti i segreti di preparazione della vera pizza italiana coinvolgendo oltre 70 pizzerie presenti sul territorio che ospiteranno le “Italian Pizza Night”. Finalità delle iniziative culinarie, la sensibilizzazione di food blogger, giornalisti e operatori dell’industria alimentare e del turismo nei confronti della qualità ed eccellenza della vera pizza 100% Made in Italy.

Nell’area europea, molteplici le iniziative di spessore che animeranno le ricche giornate della seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo coinvolgendo in prima linea i ristoranti certificati “Ospitalità Italiana” con serate formative con influencer selezionati e cene di lancio dedicate alla presentazione del nuovo progetto per contrastare l’Italian Sounding in Germania, UK, Francia, Svizzera, Spagna e Benelux.

L’attestazione “Ospitalità Italiana” promossa da Unioncamere è volta a distinguere l’offerta ristorativa italiana di qualità proposta dai ristoranti presenti nel mondo e vede oltre 557 ristoranti certificati in Europa su più di 2.200 riconosciuti in tutto il mondo, con Francia al primo posto (116 ristoranti), seguita dalla Germania (a quota 94) e Regno Unito (con 90 unità). Con riferimento alle città, troviamo sul podio della ristorazione italiana di qualità, Londra seguita da Monaco e Barcellona.

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