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Assicurazioni, Signorini (Ivass): nel 2023 il ramo Vita torna a macinare utili, ma rialzo dei tassi aumenta riscatti e riduce raccolta premi

Nelle sue considerazioni Signorini ha sottolineato la resilienza del settore assicurativo italiano, con miglioramenti significativi nella solidità finanziaria, redditività e liquidità delle imprese assicurative. Ma ha ribadito l’importanza di un approccio prudente e lungimirante

Assicurazioni, Signorini (Ivass): nel 2023 il ramo Vita torna a macinare utili, ma rialzo dei tassi aumenta riscatti e riduce raccolta premi

Nel settore assicurativo è tornato il sereno, ma non è il momento di abbassare la guardia. Le imprese hanno consolidato la loro dotazione patrimoniale, migliorato la redditività e aumentato la liquidità. La crisi di Eurovita si è risolta con l’intervento di un pool di assicurazioni e banche. È quanto ha detto il presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), Luigi Federico Signorini, nel presentare la relazione annuale dell’autorità, offrendo un’analisi approfondita e dettagliata dello stato di salute del settore assicurativo italiano. Ma fin dalle prime battute delle sue considerazioni Signorini ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio prudente e lungimirante, sottolineando la necessità di preservare la solidità dei modelli di attività e di adottare misure di salvaguardia per garantire la stabilità del settore anche di fronte a eventi rari e di grande impatto.

L’anno scorso, Signorini aveva già avvertito riguardo agli effetti della “fiammata inflazionistica” e della necessaria “restrizione monetaria” sul settore delle assicurazioni. “Il costo crescente dei sinistri, le minusvalenze implicite nel portafoglio dei titoli e l’aumento dei riscatti delle polizze Vita hanno avuto significativi riflessi sulla gestione del rischio di liquidità,” ha spiegato. Questi fattori hanno portato alla crisi di Eurovita, la prima compagnia di assicurazioni sulla vita a fallire nel nostro Paese.

Fortunatamente, l’inflazione è rapidamente diminuita e la politica monetaria è diventata meno restrittiva. “Dopo nove mesi in cui i tassi di interesse della Banca centrale europea erano rimasti fermi, all’inizio di giugno il Consiglio direttivo della Bce ha deciso una riduzione di 25 punti base,” ha osservato il presidente dell’Ivass, segnalando una prospettiva di ulteriore allentamento delle condizioni monetarie se i dati futuri lo permetteranno.

Solvibilità e liquidità

Il settore assicurativo italiano ha dimostrato una solidità patrimoniale notevole. Alla fine del 2022, l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane si è ridotto a causa delle pressioni finanziarie, mentre nel 2023 è aumentato al 258%, in aumento di 12 punti rispetto all’anno precedente e in linea con la media europea. “Le condizioni finanziarie più distese hanno contribuito a questo risultato,” ha affermato Signorini. La redditività del settore è migliorata significativamente: il risultato di esercizio ha raggiunto gli 8 miliardi di euro e il Roe si è attestato al 10,5%, avvicinandosi ai livelli pre-pandemici.

Settore Vita

Nel 2022, il ramo Vita ha registrato una perdita significativa per la prima volta in 10 anni, passando da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4 miliardi di euro. Questo è stato principalmente dovuto all’incremento dei riscatti delle polizze Vita, influenzato dai rendimenti delle attività finanziarie alternative alle polizze. Nel 2023, grazie a una maggiore stabilità economica e a politiche monetarie meno restrittive, il comparto Vita è tornato a generare un utile significativo, con un Roe che è salito al 12,6%. Tuttavia, il rialzo dei tassi ha incentivato il riscatto delle polizze, con riscatti aumentati del 63% e una diminuzione della raccolta premi del 3%.

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha esteso la facoltà concessa alle imprese di sterilizzare temporaneamente nel bilancio di esercizio le minusvalenze latenti presenti nel portafoglio investimenti non durevoli. Ciò ha permesso di sterilizzare minusvalenze per circa 7 miliardi di euro, prevalentemente nel ramo Vita.

Settore Danni

Il settore Danni ha visto una crescita della raccolta diretta per il terzo anno consecutivo, con un aumento del 6,6% e un totale di 38 miliardi di euro. La crescita delle coperture per rischi diversi dalla R.c. auto ha contribuito a ridurre il divario di copertura di tali rischi rispetto alla media dell’Ocse. Tuttavia, il Roe del comparto Danni è diminuito dal 9 all’8% a causa dell’aumento del costo nominale dei risarcimenti dovuto all’inflazione e ai danni legati a eventi climatici. A tal proposito, Signorini ha sottolineato che la Legge di bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza contro le calamità naturali, un primo passo verso una maggiore protezione.

Il rapporto tra sinistri e premi è salito dal 62 al 76%, mentre il combined ratio al lordo della riassicurazione ha raggiunto il 105%. Dopo un decennio di riduzioni, l’inflazione ha spinto verso l’alto i premi della R.c. auto, con un aumento del 7,9% nel 2023. Il premio medio è stato di 400 euro a maggio 2024, leggermente inferiore a quello pre-Covid.

Crisi di Eurovita

La crisi di Eurovita nel 2022 ha scosso il settore assicurativo italiano, mettendo in luce gravi rischi per la stabilità finanziaria e la sicurezza degli assicurati. Secondo Signorini “Eurovita è stato un campanello d’allarme, evidenziando le vulnerabilità nel settore e la necessità di regole più stringenti.” Grazie alla collaborazione tra Ivass, Banca d’Italia e il ministero dell’Economia, gli assicurati hanno mantenuto i loro benefici senza interruzioni, assicurando la continuità dei loro contratti e salvaguardando la stabilità finanziaria. Il trasferimento dei contratti alle nuove compagnie assicurative azioniste è stato cruciale per proteggere i diritti degli assicurati e evitare ulteriori turbolenze nel mercato assicurativo.

Fondo Assicurativo Vita e direttiva europea

La Legge di bilancio 2024 ha istituito un “Fondo assicurativo vita” per proteggere gli assicurati in caso di crisi di una compagnia. “È imperativo procedere rapidamente con l’implementazione di questo strumento, fondamentale per una gestione tempestiva delle crisi aziendali e per la stabilizzazione del settore assicurativo”, ha sottolineato Signorini.

“Con il voto del Parlamento europeo del 23 aprile scorso, si è completato l’iter di approvazione della Direttiva sul risanamento e la risoluzione nel settore assicurativo”, ha aggiunto, evidenziando che “questa direttiva introduce un quadro armonizzato di regole per la risoluzione ordinata delle compagnie in difficoltà, con una particolare enfasi sulla gestione delle crisi attraverso i fondi nazionali di garanzia assicurativa.”

Sfide future e raccomandazioni

Il presidente dell’Ivass ha insistito sulla necessità di vigilare costantemente, considerando rischi geopolitici e climatici. Ha inoltre criticato la normativa contabile italiana per la sua inadeguatezza nel conciliare i bilanci civilistici con quelli prudenziali e internazionali, suggerendo riforme più strutturate. Ha anche proposto di rivedere la struttura dei prodotti Vita per adattarli meglio alle mutevoli condizioni di mercato.

Inoltre, Signorini ha evidenziato il consolidamento dell’integrazione operativa tra Ivass e Banca d’Italia nel corso degli anni. A un anno dalla fine del suo mandato, ha espresso la necessità di completare questa integrazione istituzionale, accelerata di recente grazie alla visione del governatore e del direttorio, e ora attende l’intervento normativo finale.

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