Le attuali condizioni del mercato assicurativo, ossia la dinamica dei tassi d’interesse e il progredire dell’innovazione tecnologica, possono costituire un fattore di spinta per il consolidamento del settore, soprattutto per quanto riguarda le fusioni fra piccole compagnie. È questa l’opinione di Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass e direttore generale della Banca d’Italia, intervenuto venerdì all’apertura della seconda conferenza internazionale sui nuovi requisiti prudenziali di Solvency2.
In particolare, soffermandosi sulle future decisioni in tema di politica monetaria, Rossi ha sottolineato che “probabilmente, alla fine, i tassi d’interesse in qualche modo si normalizzeranno rispetto agli attuali livelli, molto bassi”.
Quando ciò accadrà, ha aggiunto il numero uno dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, “sarà positivo per gli assicuratori, in particolare per le imprese del ramo Vita”, ma la tempistica si rivelerà “cruciale: rialzi repentini possono essere pericolosi”, in particolare perché ridurrebbero il valore dei bond nei portafogli delle compagnie; una risalita dei tassi graduale, invece, porterebbe benefici certi.
Al tempo stesso, “molte compagnie potrebbero essere indotte a cambiare il loro modello di business per offrire prodotti con una più forte componente finanziaria. Le Pmi sono meno equipaggiate e più esposte alla tempesta: anche questa potrebbe essere una spinta al consolidamento”.
In ogni caso, secondo Rossi, il processo di consolidamento del settore può essere positivo ma non deve essere eccessivo, perché andrebbe a scapito della concorrenza e potrebbe riproporre il rischio, mai completamente azzerato sui mercati finanziari, dell’attore “troppo grande per fallire”.
Per quanto riguarda Solvency2, il Presidente dell’Ivass ha detto che, nell’applicazione delle nuove regole da parte delle compagnie assicurative, occorre utilizzare un principio di proporzionalità per le piccole compagnie, in particolare per il secondo e il terzo pilastro della nuova normativa, che riguardano la governance e la reportistica.
L’Istituto di vigilanza “ritiene che la proporzionalità sia un buon principio che merita di essere discusso”, ha rilevato Rossi davanti ai rappresentanti dell’industria assicurativa e dei regolatori internazionali, fra i quali Gabriel Bernardino, presidente dell’autorità europea del settore (Eiopa).
L’Ivass ha ragionato a lungo sul modo migliore per applicare il principio di proporzionalità alle piccole imprese “e sulla scorta di precedenti fruttuose esperienze riteniamo utile coinvolgere fin dall’inizio l’industria in questo processo di valutazione e per questo lanceremo a breve una consultazione sul tema”, ha concluso Rossi.