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Assicurazioni, Ania: prezzi rc auto in calo, ma scende anche la raccolta

I prezzi delle assicurazioni rc auto continuano a calare. Nel 2016 il costo medio delle polizze italiane è sceso a 420 euro e, per le sole autovetture, si stima che sia passato dai 567 euro di marzo 2012 ai 412 euro di marzo 2017, con una riduzione del 27%. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), presentato oggi a Roma nel corso dell’assemblea annuale.

L’anno scorso c’è stata “ancora una riduzione del premio medio (pari a -5,9%), anche se in misura lievemente inferiore rispetto ai tre anni precedenti: -6,7% nel 2015, -7% nel 2014 e -4,6% nel 2013 – si legge nel testo – Per questa ragione è diminuito anche il divario tra i premi italiani e quelli degli altri principali paesi europei”.

Se infatti “le polizze italiane nella media 2008-2012 erano più costose di 213 euro rispetto alla media di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito”, nel 2015 “il divario si era ridotto a 138 euro”. L’Ania, “sulla base degli andamenti dell’indice dei prezzi Rc auto rilevati da Eurostat, ha ora stimato che tale divario si è ulteriormente assottigliato ed è pari a 100 euro nel 2016”.

PREMI IN CALO

Insomma, la situazione per i consumatori sta migliorando. Per le aziende, invece, lo scenario non è dei più rosei. Dal rapporto Ania emerge anche che la raccolta premi complessiva del comparto italiano si è attestata l’anno scorso a 134 miliardi, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2015.

“Nel 2016 – ha detto la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina – a causa della ripresa economica contenuta, dei tassi d’interesse ancora molto bassi e dei mercati finanziari volatili, per la prima volta dopo tre anni consecutivi di crescita la raccolta del comparto vita, pari a 102 miliardi di euro, è diminuita dell’11% rispetto al massimo storico registrato nel 2015”.

SOLO IL 16% DEI GIOVANI ADERISCE ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA

Farina ha aggiunto che il sistema assicurativo è pronto ad affrontare la sfida “dell’innovazione”, in vista un “cambiamento radicale” per intercettare i nuovi bisogni e “colmare l’attuale sotto-assicurazione” che vede ad esempio sul fronte della previdenza integrativa un’adesione di appena il 16% del bacino dei giovani potenzialmente iscritti. Secondo la numero uno dell’Ania, è “indispensabile che la spesa delle famiglie venga indirizzata verso forme mutualistiche” per attuare “un sistema integrato tra pubblico e privato”.

DIMINUISCONO LE AUTO NON ASSICURATE

Intanto però, con l’addio al contrassegno cartaceo, si sono ridotte di circa mezzo milione le auto senza assicurazione. Secondo i dati del rapporto, nel 2016 i veicoli non coperti da polizza erano 2,9 milioni, pari al 6,7% del totale, contro i 3,4 milioni del 2015. L’Ania osserva che la dematerializzazione del contrassegno di assicurazione, entrato in vigore nell’ottobre 2015, ha cominciato a produrre i suoi maggiori effetti proprio nel corso del 2016. L’innovazione costituisce un incentivo ad assicurarsi perché permette alle forze dell’ordine di verificare la regolarità della copertura assicurativa in modo automatico e direttamente su strada, attraverso l’accesso a un archivio informatico dove sono memorizzate le coperture rc auto di tutti i veicoli.

SOLO IL 5% DELLE CASE HA UNA POLIZZA ANTI SISMA

Infine, per quanto riguarda il patrimonio abitativo italiano, Farina sottolinea che è “costruito per il 40% in zone classificate ad alto rischio sismico” e, “per la carenza di interventi di messa in sicurezza, risulta altamente vulnerabile. È un patrimonio, inoltre, poco assicurato: circa il 40% delle abitazioni è coperto contro l’incendio; di queste, solo il 5% ha l’estensione di copertura contro il rischio sismico o alluvionale. Ania ha elaborato, insieme alle imprese associate, un modello di schema assicurativo per la copertura delle abitazioni. È un modello che garantisce premi accessibili alla collettività attraverso l’adozione di misure di mutualità fra i diversi rischi e l’intervento dello Stato quale garante di ultima istanza. Ribadiamo la nostra piena disponibilità al confronto con tutti gli stakeholders sul merito delle proposte”.

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