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Assemblea Unicredit, al via la svolta su governance. Estero 75% dei soci

Assemblea del il gruppo creditizio per sancire la riforma delle governance. Il presidente Giuseppe Vita: “Splende il sole su Milano e su Unicredit”. Sale il peso dei soci esteri. La sede si sposta da Roma a Milano . Unicredit non prevede di cedere nel breve termine la propria quota dell’8,6% in Mediobanca

Assemblea Unicredit, al via la svolta su governance. Estero 75% dei soci

“Splende il sole su Milano e splende su Unicredit”: Così il presidente uscente dell’istituto creditizio Giuseppe Vita, a cui succede Fabrizio Saccomanni,  ha aperto l’assemblea dei soci chiamata ad approvare la svolta nella governance. Il capitale complessivamente rappresentato, ha illustrato Vita, è pari in avvio al 62,23%, di cui l’1,98% in proprio e il 60,25% per delega. A libro soci, ha riferito il presidente, gli azionisti con partecipazioni superiori alla soglia rilevante del 3% sono Capital Research and Management Company con il 5,072% e Aabar Luxemburg con il 5,038%, le cui quote risultano essere invariate.

Nella parte straordinaria, l’assemblea prevede l’attribuzione al Cda della facoltà di presentare una propria lista di candidati alla carica di amministratore e l’incremento da uno a due del numero degli amministratori tratti dalla lista di minoranza.

E’ poi prevista l‘eliminazione del limite del 5% all’esercizio del diritto di voto, nonché la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie. E, infine, il trasferimento della Sede Sociale da Roma a Milano.

Nella parte ordinaria, l’assemblea deve deliberare sull’integrazione del collegio sindacale.

Azioni che, ha sottolineato il presidente, “sono dirette principalmente a migliorare e semplificare la struttura di governance di UniCredit, e rispondono alle richieste del mercato internazionale, il cui peso nell’azionariato del gruppo è indubbiamente cresciuto dopo il recente aumento di capitale ed è pari a circa il 75% da libro soci. Ante aumento era già al 60%. Non va dimenticato, peraltro, che la governance rappresenta un’area chiave, valutata oltre che dagli investitori anche dalle autorità di supervisione. E’ quindi quantomai importante continuare ad agire per migliorare l’efficacia e l’efficienza in quanto in grado di incidere sul valore dell’azienda”.

Vita ha poi ringraziato gli azionisti per “la fiducia accordata alla banca, che ha determinato “il grande successo del recente aumento di capitale. Significa che avete riconosciuto la validità del nostro piano industriale e la capacità del nostro management di realizzarlo. Si tratta anche di un atto di fiducia verso l’Italia e il nostro sistema-Paese e questo ci aiuta a guardare avanti con entusiasmo e determinazione”.

“Anche se oggi non parliamo di cifre, lasciatemi dire che la banca sta andando bene. I risultati conseguiti nove mesi dell’anno testimoniano che stiamo percorrendo la strada tracciata in linea e anzi forse meglio dei nostri piani. l mercato sta premiando quanto stiamo facendo: la performance di Borsa di UniCredit da inizio anno (+25%) è superiore a quella delle banche italiane (Indice Ftse banche +19%) ed europee (Eurostoxx 600 banche +60%)”, ha concluso.

AGGIORNAMENTO

Unicredit non prevede di cedere nel breve termine la propria quota dell’8,6% in Mediobanca, ma sarà attenta in futuro alla possibile valorizzazione della partecipazione. E’ quanto ha chiarito il direttore generale, Gianni Franco Papa, oggi nel corso dell’assemblea degli azionisti che ha approvato a larghissima maggioranza la riforma della governance che attribuisce al cda la facoltà di presentare una lista per il rinnovo del board e innalza a due i posti attribuiti alle minoranze.

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