Banco Bpm e Anima voteranno a favore dell’aumento di capitale di Mps che servirà a finanziare l’offerta su Mediobanca. Lo hanno deciso i cda di Piazza Meda e della sgr, che si sono riuniti ieri in vista dell’assemblea della banca senese in programma il 17 aprile chiamata a dare il via libera all’operazione.
Con il 5% di Piazza Meda e il 3,9% della sgr diventa dunque sempre più numeroso, e pesante, il fronte dei favorevoli all’operazione Mps-Mediobanca che supera ormai il 50% e anticipa un probabile successo per la strategia dell’Ad di Siena, Luigi Lovaglio.
L’annuncio di Banco Bpm
Il cda della banca, fa sapere un portavoce, “ha approvato di esprimere voto favorevole sulla proposta di attribuzione della delega al cda di Banca Mps ad aumentare il capitale sociale a servizio dell’offerta pubblica volontaria da parte di Mps, avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca”.
La decisione testimonia la vicinanza tra il Banco e il Governo, ma anche tra Castagna e il gruppo Caltagirone, dopo che quest’ultimo (che ha in mano il 5,8% di Anima), ha a sua volta votato a favore dell’operazione di Banco Bpm su Anima.
Mps-Mediobanca: i Sì superano il 54%
Quote alla mano e considerando un’affluenza del 70-75%, il fronte dei favorevoli si allarga di giorno in giorno e con il 9% complessivo di Banco Bpm e Anima alla vigilia dell’assemblea di Mps arriva al 54% del capitale.
Ad essersi espressi già a favore dell’operazione ci sono infatti: il Mef (11,7%), Delfin (9,7%), e Caltagirone (9,9%). Sì anche dai alcuni fondi – Algebris (1,5%), Pimco (1,5%) Norges Bank (2.5%), Amundi (1%) e dalle fondazioni bancarie. Via libera anche dalle dalle casse di previdenza.
Sono invece contrari all’aumento State Board of Administration Florida, Calvert, New York City Comptroller e Cpp Investments.