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Assemblea Intesa Sanpaolo: azionisti approvano bilancio e dividendo. Messina: il 2022 è stato il migliore dal 2007

Distribuiti dividendi complessivi per 3.048 milioni, con un payout ratio del 70% dell’utile. Quasi l’80% del valore generato (21 miliardi) è stato distribuito agli stakeholder

Assemblea Intesa Sanpaolo: azionisti approvano bilancio e dividendo. Messina: il 2022 è stato il migliore dal 2007

L’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo ha approvato oggi, insieme al bilancio 2022, anche la distribuzione di dividendi complessivi per 3.048 milioni, con un payout ratio pari al 70% dell’utile. I risultati dello scorso esercizio e il dividendo sono stati approvati con il voto favorevole del 99,7% del capitale presente. Dell’ammontare complessivo di dividendi l’acconto gia’ pagato è pari 1.400 milioni e il saldo ancora da corrispondere è di 1.648 milioni. A questi va sommata la seconda tranche del buyback conclusa di recente, per 1,7 miliardi.

Il bilancio 2022 è stato il migliore dal 2007

Il bilancio d’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato del gruppo pari a 4,35 miliardi di euro e di un utile individuale della capogruppo pari a 4,28 miliardi. Il bilancio 2022 è stato “il miglior bilancio di Intesa Sanpaolo dal 2007 e ci permette di remunerare in maniera significativa i nostri azionisti mantenendo una solida posizione patrimoniale”, ha detto Carlo Messina, Ceo del gruppo, sottolineando che “Il Piano d’Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo con il lancio di tutte le sue iniziative nonostante il contesto sfidante”. Il piano sarà la base di partenza per il “prossimo decennio, con un forte orientamento al digital e al Fintech, rafforzando la posizione di Intesa Sanpaolo come leader europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory”, ha aggiunto Messina.

Rispondendo alla domanda di un azionista su l’espansione organica o tramite acquisizioni in Paesi core Euro, in vista dell’assemblea, Intesa Sanpaolo ha detto che il piano d’impresa prevede che il “gruppo persegua l’obiettivo di potenziamento della presenza internazionale attraverso il rafforzamento della leadership europea nel wealth management con selettive piccole acquisizioni in geografie strategiche”. Il consolidamento della crescita internazionale nel private banking ha già portato all’acquisizione del gruppo Reyl in Svizzera e della Compagnie de Banque Privee Quilvest in Lussemburgo”, ha aggiunto”.

Pressoché azzerata la presenza in Russia

Riguardo l’estero, Intesa ha detto che sin dall’inizio della crisi e indipendentemente dai regimi sanzionatori applicabili, la banca “non ha perfezionato alcun nuovo finanziamento con controparti russe e bielorusse e ha interrotto le attività di investimento in strumenti finanziari russi o bielorussi”. Inoltre “Nel corso dell’esercizio” ha detto la banca rispondendo alle domande degli azionisti, il gruppo si è attivamente operato per ridurre significativamente l’esposizione verso la Russia. Al 31 dicembre 2021 l’esposizione lorda verso la Russia (crediti verso clientela, crediti verso banche e titoli, tramite la controllata Banca Intesa Russia e cross border, al netto delle garanzie Eca) ammontava a circa 4,9 miliardi di euro (circa 4,9 miliardi di euro anche l’esposizione netta). A fine esercizio 2022 l’esposizione lorda residua si è pressoché dimezzata a circa 2,5 miliardi di euro (meno di 2 miliardi di euro l’esposizione netta)”.

Il sostegno all’economia reale

Un accento particolare è stato fatto dai vertici dell’istituto bancario all’economia reale e al sostegno della banca, reso possibile “grazie alla solidità e alla redditività del Gruppo” permettendo”di essere a fianco di imprese e famiglie, rafforzando ulteriormente il nostro impegno per contrastare la povertà e le disuguaglianze sociali. Nella lettera agli azionisti il presidente Gian Maria Gros-Pietro ha ricordato che dei quasi 21 miliardi di euro di valore economico generato da Intesa Sanpaolo nel 2022, una parte (quasi l’80%) è stata distribuita agli stakeholders e una parte ha sostenuto progetti ad elevato impatto sociale attraverso il Fondo di Beneficenza.

In questo ambito Messina ha ricordato alcuni dei principali progetti realizzati dal Gruppo nel corso del 2022. Le erogazioni a medio-lungo termine hanno superato gli 81 miliardi complessivi, di cui quasi 60 miliardi in Italia e oltre 30 miliardi sono stati destinati a supporto di famiglie e imprese contro il caro energia. Inoltre sono ammontate a 9,3 miliardi le iniziative di credito sociale e rigenerazione urbana (sui 25 miliardi previsti nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025), 339 milioni i finanziamenti al Terzo Settore.

“Consapevoli che un Paese in cui il divario sociale continua ad ampliarsi non è un Paese che può crescere serenamente, abbiamo da tempo fatto nostra una sfida, dove l’impegno contro le disuguaglianze sociali ed economiche non si inserisce in una logica di assistenza sociale ma in un percorso verso un modello di sviluppo più inclusivo”, ha detto Messina agli azionisti.

L’impegno ESG del Gruppo per supportare le persone in difficoltà passa anche attraverso progetti realizzati in collaborazione con privati, istituzioni e organizzazioni non profit.
“Intesa Sanpaolo si posiziona ai vertici mondiali per impatto sociale e questo si traduce nella realizzazione di numerosi progetti, quali la promozione dell’inclusione educativa e dell’occupabilità giovanile, il social housing per studenti e meno abbienti e l’erogazione di crediti dedicati al sociale.” ha detto ancora Gros-Pietro.

Gros-Pietro: risultati di sicuro rilievo nell’area del Mediterraneo allargato

L’internazionalizzazione delle imprese è sostenuta dal Gruppo attraverso la International Subsidiary Banks Division (ISBD), che opera in 12 Paesi della zona del Mediterraneo allargato. “La solidità patrimoniale del Gruppo e l’ampia liquidità disponibile unite al progressivo calo dell’inflazione in Italia e in Europa e alle opportunità derivanti dal mix di interventi statali e fondi UE nei Paesi dove opera con le proprie banche commerciali, consentiranno al Gruppo di ottenere risultati di sicuro rilievo, rafforzando ulteriormente il proprio ruolo nell’Area del Mediterraneo allargato” ha detto Gros-Pietro.

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