Tutto pronto per l’assemblea delle Generali. A Trieste 650 azionisti del Leone si riuniscono oggi, 24 aprile, per eleggere i vertici della prima compagnia assicurativa italiana. Tre le liste in campo: quella di Mediobanca, che de facto sostituisce la lista del cda, quella di Caltagirone e quella di Assogestioni.
L’affluenza è poco sotto le previsioni: sono state depositate azioni pari complessivamente al 68,726% del capitale (14,875% in presenza e 53,850% per delega). Nel 2022 partecipò all’assise il 70,7% del capitale. Secondo le attese, l’assemblea dovrebbe consegnare la vittoria ai rappresentanti di Piazzetta Cuccia con la riconferma di Philippe Donnet nel ruolo di amministratore delegato e Andrea Sironi sulla poltrona di presidente. A votare a favore della lista di Mediobanca saranno infatti i grandi fondi – con BlackRock, Vanguard e Norges Bank a fare da capofila – che hanno in mano circa il 32% del capitale di Generali (ma la partecipazione dovrebbe aggirarsi intorno al 25%) e che dovrebbero seguire le raccomandazioni dei proxy advisor Iss e Glass Lewis che, nei giorni scorsi, avevano consigliato agli investitori di scegliere la continuità.
Ma l’attesa è tutta per Unicredit che con il suo 5,2% ufficiale (6,5% teorico) dovrebbe clamorosamente schierarsi per la lista Caltagirone. Probabile astensione invece per Edizione della Famiglia Benetton (4,8% del capitale).
Tre anni fa, quando si scontravano la lista del cda e quella di Caltagirone, la prima vinse con il 55,9% delle preferenze, mentre la lista dell’immobiliarista romano, conquistò il 41,7% dei voti, portando a casa tre consiglieri (1,93% per Assogestioni).