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Assemblea Generali: “Sì a dividendo, in prima linea contro il virus”

Imagoeconomica

Un’assemblea particolare, in collegamento streaming audio e senza interventi dei soci, che tramite delega hanno solo potuto votare sui punti all’ordine del giorno, tra cui l’atteso sì al dividendo che Generali ha voluto confermare, distribuendolo però in due fasi (una a maggio, l’altra non prima di ottobre), nel rispetto delle raccomandazioni dei regolatori. Generali per la prima volta nella sua storia, causa emergenza coronavirus, non raduna i propri azionisti a Trieste, ma in collegamento web da Torino: “E’ un momento storico senza precedenti – ha detto il CEO Philippe Donnet, aprendo la seduta virtuale -, ma Generali lo affronta in una posizione di forza e solidità. Abbiamo tenuto a riconoscere ai nostri azionisti il dividendo da 96 centesimi per azione, in crescita del 6,7%”.

Il dividendo in crescita è un premio all’esercizio 2019, i cui ottimi risultati (record storico del risultato operativo a 5,2 miliardi e utile +15%) sono stati ricordati anche dal presidente, Gabriele Galateri di Genola: “I risultati del 2019 sono stati molto buoni. Il ramo Vita è stato in difficoltà a causa dei tassi bassi, ma abbiamo una liquidità molto solida e siamo in grado di pensare con coraggio alle nuove sfide”. Il presidente del Leone ha enumerato le previsioni sulla crisi che ci attende: “Il Pil mondiale nel 2020 scenderà del 3%, quello europeo del 7%, quello italiano secondo le previsioni Fmi del 10%, il doppio di quanto aveva perso nel 2009”. Aprendo i lavori Galateri ha anche fatto la conta dei presenti: tramite delega nell’assemblea di oggi è rappresentato il 57,59% del capitale, con tutti i grandi azionisti (Mediobanca, Caltagirone, Del Vecchio) presenti all’appello.

“Alle domande che ci sono state inviate nelle scorse settimane abbiamo già risposto e le abbiamo pubblicate sul nostro sito il 25 aprile”, ha poi aggiunto Galateri facendo intendere che in questa seduta si vota e basta, su vari punti all’ordine del giorno tra cui bilancio e dividendo, e remunerazioni del management, che secondo quanto già comunicato si è tagliato lo stipendio fisso del 20% fino a fine anno. Non è però stato questo l’unico impegno del gruppo assicurativo sul fronte dell’emergenza sanitaria, come ha tenuto a ricordare Donnet: “Abbiamo istituito un Fondo straordinario con dotazione fino a 100 milioni, di cui 14 già erogati alla Protezione civile italiana per la produzione di mascherine. Aggiungo con orgoglio che a questo fondo hanno contribuito anche i dipendenti Generali, il 90% dei quali ha assicurato la piena continuità del business lavorando in smart working”.

“Generali ha anche dato una pronta risposta nell’offerta di polizze e servizi legati al coronavirus, per persone, famiglie e imprese”, ha aggiunto il manager francese, intervenendo poi sul piano strategico, che si completerà nel 2021 ma che ha già raggiunto in anticipo alcuni risultati, “come ad esempio la riduzione dell’ammontare e del costo del debito. Il nostro piano su alcuni aspetti ha anche anticipato i cambiamenti che saranno portati dalla crisi, penso soprattutto alla necessaria trasformazione digitale”.

L’assemblea dei soci infine ha anche approvato le modifiche statutarie relative alla governance della compagnia che prevedono l’attribuzione al Cda uscente della facoltà di presentare una propria lista per il rinnovo.

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