L’assemblea dei soci di Generali ha dato via libera con il 90% circa del capitale presente al bilancio 2022 e con il 99,69% al dividendo da 1,16 euro per azione (+8,4%) che garantirà agli azionisti uno Yield superiore al 6%. Approvate anche le nomine del nuovo collegio sindacale che avrà come presidente Carlo Schiavone, nominato dalla lista presentata dal gruppo Caltagirone. Gli altri due componenti, espressi da Assogestioni, saranno Paolo Ratti e Sara Landini.
I numeri dell’assemblea Generali
All’assemblea annuale di Generali era presente il 63,2% del capitale sociale. L’assise si è svolta da remoto. Sotto il profilo dell’azionariato rimangono invariate rispetto agli ultimi mesi le partecipazioni dei principali soci con quote superiori al 3%. In assemblea, Mediobanca è il primo socio con il 13,11%, seguono Delfin con il 9,77%, il gruppo Caltagirone con il 6,23% e i Benetton con il 4,83%. Un assetto molto simile a quello dell’assemblea 2022 se non per la quota di Caltagirone, che come noto era stata ridotta.
Il presidente Sironi: “Risultati brillanti per Generali”
Generali ha ottenuto risultati “brillanti” che “confermano l’avanzamento molto positivo del Piano Strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ e la capacità di creare valore per tutti i suoi stakeholder. Non solo per gli azionisti e gli obbligazionisti quindi, ma anche per i clienti, per i dipendenti, i partner commerciali e le comunità in cui operiamo”, ha affermato il presidente Andrea Sironi aprendo l’assemblea del gruppo assicurativo.
Sironi ha inoltre espresso “grande soddisfazione per il completamento di una governance che consolida la reputazione di Generali come portatrice delle migliori pratiche al livello europeo e internazionale, e che opera attraverso un consiglio di grande qualità”.
“Il 2022, anno che avrebbe dovuto segnare una decisa ripresa economica di tutte le maggiori economie, ci ha invece posti di fronte a una diminuzione della crescita e a nuove incertezze per il futuro. Siamo entrati in un momento storico senza precedenti, per la portata globale delle crisi che si stanno concatenando: crisi climatica, crisi energetica, crisi geopolitica e relativamente a Italia e altri paesi europei, anche la crisi demografica”, ha spiegato Sironi, sottolineando che “Per rispondere a questo scenario, all’interno del quale operiamo come assicuratori e investitori globali, il cda presenta oggi competenze significative e differenziate nei principali ambiti strategici per le attivita’ del Gruppo”.
Il Ceo Donnet: “Ben posizionati sul piano, siamo leader europei: un orgoglio per l’Italia”
“Nel complesso, penso possiate essere molto soddisfatti di come sono andati questi primi dodici mesi di esecuzione del piano, che ci mettono in un’ottima posizione per raggiungere con successo tutti i target della nostra strategia, che sono stati annunciati alla comunità finanziaria nel dicembre 2022. Ancora una volta abbiamo saputo raggiungere un risultato operativo record, guidato principalmente dal segmento Vita e dalla crescita del Ramo Danni”, ha dichiarato il Ceo di Generali, Philippe Donnet, intervenendo all’assemblea di bilancio, “la decima alla quale ho il piacere di partecipare”, ha precisato.
“Il 2022 ha rappresentato un altro anno di grande complessità per il mondo, ma molto positivo per la nostra società. Abbiamo confermato la nostra leadership europea, e questo deve rappresentare un motivo di grande orgoglio per tutta l’Italia, perché la forte presenza internazionale di aziende come la nostra contribuisce a rendere più forte l’intero Paese”, ha aggiunto il Ceo, sottolineando che “in un momento storico in cui l’Europa è chiamata a svolgere un ruolo di leadership essenziale per gli equilibri internazionali e per proteggere il benessere dei propri cittadini nel lungo periodo, siamo convinti che l’Italia possa e debba giocare un ruolo da assoluto protagonista anche a livello politico”.
“Forti di quello che abbiamo saputo ottenere negli ultimi dodici mesi, e più in generale in tutti questi ultimi anni, siamo dunque pronti ad affrontare ancora una volta con fiducia tutte le sfide che ci attendono da qui in avanti”, ha concluso Donnet, dopo avere ricordato i principali numeri di bilancio 2022 del Leone, la cedola proposta all’assemblea in linea con il piano che prevede dividendi “solidi e in costante crescita”, le ultime operazioni straordinarie, “dove abbiamo registrato progressi significativi per quanto riguarda la strategia di acquisizioni”, e il forte impegno sul fronte della sostenibilità, “che guida tutta l’attività del gruppo”.
Nel dettaglio, l’amministratore delegato ha sottolineato che “la qualità dei risultati” ottenuti “ci permette di proporvi un dividendo in aumento dell’8,4% rispetto allo scorso anno. Si tratta di un valore in linea con l’obiettivo di distribuire tra 5,2 e 5,6 miliardi di euro di dividendi cumulativi dal 2022 al 2024 e conferma la volontà di garantire dividendi soli e in costante crescita”.
Sul fronte dell‘M&A, il manager ha detto che “nel corso dell’anno passato abbiamo compiuto progressi significativi in quanto ad acquisizioni, con il rafforzamento in Europa e in specifici paesi asiatici”. Il Ceo ha ricordato i deal con Cattolica in Italia, La Medicale in Francia, Grupo CTT in Portogallo. “In India e Malesia siamo diventati azionisti di maggioranza nelle JV dove già eravamo coinvolti”, ha sottolineato.
Con il 2022, ha sottolineato il Ceo, ha preso il via il nostro nuovo piano strategico triennale ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. “Un piano molto ambizioso, attraverso cui confermeremo Generali come leader europeo e come assicuratore e asset manager sempre più integrato, pioniere nella sostenibilità e capace di creare valore per tutti gli stakeholder. Tra le priorità del piano vi sono anche l’accelerazione della trasformazione digitale del gruppo e l’ulteriore integrazione della sostenibilità nel business e proprio per favorire il raggiungimento di questi e di tutti gli altri obiettivi che ci siamo posti, lo scorso giugno abbiamo annunciato una nuova struttura organizzativa che si fonda sulla valorizzazione dei nostri talenti interni”, ha precisato.
Inoltre, “per rispondere al meglio all’attuale contesto di mercato abbiamo messo in atto con successo un programma di contrasto all’inflazione. Per quanto riguarda il ramo Danni, ci siamo concentrati sull’aumento delle tariffe e sull’ulteriore sofisticazione della gestione tecnica del portafoglio e di quella liquidativa dei sinistri. In secondo luogo, abbiamo implementato misure di riduzione dei costi e di miglioramento della produttività. Questo programma dimostra anche la grande capacità del gruppo di reagire in modo pronto e deciso a scenari esterni in rapida evoluzione”.
Il Cfo Borean: nel 2022 miglior risultato operativo di sempre e premi in crescita
“In un contesto caratterizzato da eccezionali sfide a livello geopolitico ed economico, Generali ha raggiunto nel 2022 una performance molto positiva con il miglior risultato operativo di sempre; premi in ulteriore crescita, con un forte aumento nel Danni; una generazione di cassa in crescita ed una posizione di capitale estremamente solida; e una proposta di dividendo a conferma del focus del Gruppo sulla remunerazione degli azionisti”, ha detto il Cfo di gruppo, Cristiano Borean, parlando nella parte introduttiva dell’assemblea dei soci. “Questi risultati riassumono il primo anno della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ focalizzata sulla crescita sostenibile, sull’ulteriore miglioramento della qualità degli utili e sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder, e ne confermano l’ottimo avvio”, ha aggiunto.
Generali: via libera alla politica di remunerazione
Oltre a bilancio, dividendo e nomine del nuovo collegio sindacale, l’assemblea di Generali ha approvato la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ma con una maggioranza inferiore rispetto agli altri argomenti all’ordine del giorno. In particolare il primo punto, che riguardava l’approvazione della prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ha ricevuto il 69,9% dei voti favorevoli, su un capitale presente del 63,2%, contrari il 13,3% e astenuti il 15,7%. Il secondo punto all’ordine del giorno – Deliberazione sulla seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – ha avuto l’ok del 69,7% del capitale presente; contrario il 16,3% e astenuto il 15,7%.
Approvata infine, con l’89,3% dei voti favorevoli la nomina di Stefano Marsaglia, cooptato in cda a luglio dopo le dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone. Il Long term incentive plan per i dipendenti e il relativo acquisto di azioni proprie ha ricevuto il via libera dall’89,38% capitale presente.