L’assemblea degli azionisti di Enav, riunitasi oggi sotto la presidenza di Francesca Isgrò ha approvato il bilancio per l’esercizio 2021 e preso visione del bilancio consolidato 2021. Presente l’84% del capitale sociale.
Lo scorso anno si è chiuso con ricavi in crescita dell’8,5% rispetto al 2020 a 836,6 milioni di euro. La società sottolinea soprattutto i ricavi record da mercato non regolato, saliti del 22,3% a 33 milioni di euro.
L’ebitda si è attestato a 222,4 milioni, in aumento del 5,5%, mentre l’ebit è stato pari a 98,3 milioni (+38,2%). In forte rialzo l’utile netto consolidato, che nel 2021 è arrivato a quota 78 milioni di euro, in crescita del 44,6% sull’anno precedente.
Al 31 dicembre 2021, l’indebitamento finanziario netto era pari a 483,5 milioni.
In virtù dei risultati raggiunti, l’assemblea ha accolto la proposta del cda di distribuire un dividendo pari a 0,1081 euro per azione. Lo stacco cedola è in programma per il 24 ottobre, con pagamento il 26 ottobre 2022.
L’assemblea ha successivamente provveduto alla nomina dei componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2022-2024 sulla base delle liste depositate dal ministero dell’Economia (Lista 1), dalle società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali (Lista 2) e da Inarcassa e Fondazione Enpam (Lista 3). I sindaci effettivi sono: Dario Righetti (Lista 2), presidente, Valeria Maria Scuteri (Lista 1) e Giuseppe Mongiello (Lista 1). Roberto Cassader (Lista 2) e di Flavia Daunia Minutillo (Lista 1) sono stati nominati sindaci supplenti.
I soci hanno inoltre confermato i compensi spettanti ai componenti effettivi del collegio sindacale, in 40.000 euro lordi annui per il presidente del collegio sindacale e 25.000 euro lordi annui per ciascun sindaco effettivo, oltre al rimborso delle spese di viaggio e soggiorno sostenute nell’esecuzione dell’incarico, debitamente documentate.
L’assemblea ha fine dato via libera all’acquisto, per la durata massima di 18 mesi, fino a un massimo di 1.300.000 azioni, nonché alla disposizione senza limiti di tempo e anche prima di aver esaurito gli acquisti di tutte o parte delle azioni proprie oggetto dell’autorizzazione all’acquisto in questione nonché di quelle già detenute.