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Assegno unico 2023, da luglio a dicembre 2023: ecco tutte le date dei pagamenti

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Inps e Banca di Italia hanno concordato le date dei pagamenti dell’Assegno unico da luglio a dicembre 2023. L’obiettivo è agevolare le famiglie che percepiscono il sussidio e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione. Nel dettaglio, in favore dei beneficiari della prestazione già nei mesi precedenti oppure nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni, i pagamenti saranno effettuati nelle seguenti date:

  • 17, 18, 19 Luglio;
  • 18, 21, 22 Agosto;
  • 15, 18, 19 Settembre;
  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito. I beneficiari interessati saranno in ogni caso avvertiti, tramite mail o Sms, e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito Inps o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

Discorso a parte, invece, per le famiglie che ricevono anche il Reddito di Cittadinanza. In questo caso, l’assegno unico di luglio 2023 sarà erogato insieme all’altro sussidio direttamente sulla carta prepagata del RdC a partire dal 27 del mese.

Assegno unico: tutte le cifre aggiornate

Dal 1° marzo del 2023, coloro che da gennaio 2022 a febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico e universale per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps, senza l’onere di presentare una nuova domanda.

Si ricorda, che l’Auu varia da un minimo di 50 euro per figlio minore, in caso di assenza di Isee o con Isee superiore a 40mila euro, a un massimo di 175 euro per figlio minore con Isee fino a 15mila euro. Per i figli tra 18 e 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro. L’indicizzazione ha influito sia sugli importi che sulle soglie Isee.

Rispetto all’anno scorso, la platea dei beneficiari dell’importo minimo si è ridotta visto che l’importo minimo scatterà al di sopra di 43.240 euro di Isee e non più al di sopra di 40mila euro. La prima fascia Isee aumenterà da 15mila a 16.215 euro, mentre la seconda da 20mila a 21.620 euro.

A luglio 2023 scatterà la rivalutazione all’inflazione dell’Assegno unico.

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