Siamo sicuri di conoscere bene le regole per compilare gli assegni senza commettere errori? Negli ultimi anni le divere leggi di Bilancio e normative di settore hanno introdotto parecchie novità riguardo a come scrivere gli assegni bancari e fino a quale cifra si possono utilizzare i contanti. Ecco perché l’Abi – l’associazione che rappresenta i maggiori istituti di credito italiani – ha deciso di avviare una campagna di informazione sull’utilizzo di contanti, assegni, conti e libretti di risparmio o deposito, per favorire i consumatori nella conoscenza delle regole ed evitare così spiacevoli situazioni. Ecco le 10 cose da sapere e a cui fare attenzione per non sbagliarsi:
1. E’ vietato il trasferimento tra privati, senza avvalersi dei soggetti autorizzati (ad esempio banche), di denaro contante e di titoli al portatore (ad esempio assegni senza indicazione del beneficiario) di importo complessivamente pari o superiore a 3.000 euro; il “tetto” all’utilizzo dei contanti è stato più volte modicificato ma attualmente è questa la soglia oltre la quale non si può andare.
2. Gli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a 1.000 euro devono riportare – oltre a data e luogo di emissione, importo e firma – l’indicazione del beneficiario e la clausola “non trasferibile”. Fai quindi attenzione se utilizzi un modulo di assegno che hai ritirato in banca da molto tempo e verifica se l’assegno reca la dicitura “non trasferibile”. Se la dicitura non è presente sull’assegno bisogna aggiungerla per importi pari o superiori a 1.000 euro;
3. Le banche, alla luce delle disposizioni di legge, consegnano automaticamente alla clientela assegni con la dicitura prestampata di non trasferibilità;
4. chi vuole utilizzare assegni in forma libera, per importi inferiori a 1.000 euro, può farlo presentando una richiesta scritta alla propria banca;
5. per ciascun assegno rilasciato o emesso in forma libera e cioè senza la dicitura “non trasferibile” è previsto dalla legge il pagamento a carico del richiedente l’assegno di un’imposta di bollo di 1,50 euro che la banca versa allo Stato;
6. è vietata l’apertura di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia ed è anche vietato il loro utilizzo anche laddove aperti in uno Stato estero; i libretti di deposito, bancari e postali, possono essere emessi solo in forma nominativa e cioè intestati ad una o più determinate persone;
7. per chi detiene ancora libretti al portatore è prevista una finestra di tempo per l’estinzione, con scadenza il 31 dicembre 2018, resta comunque vietato il loro trasferimento;
8. in caso di violazioni per la soglia dei contanti e degli assegni (come la mancata indicazione della clausola “Non trasferibile”) la sanzione varia da 3.000 a 50.000 euro;
9. per il trasferimento dei libretti al portatore la sanzione può variare da 250 a 500 euro. La stessa sanzione si applica nel caso di mancata estinzione dei libretti al portatore esistenti entro il termine del 31 dicembre 2018;
10. per l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti anonimi o con intestazione fittizia la sanzione è in percentuale e varia dal 10 al 40% del saldo.
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Il Dlgs che disciplina le MAXI SANZIONI per gli assegni privi del 'non trasferibile' spesso staccati da vecchi carnet non prestampati risale a 8 mesi fa.
L'abi da qualche giorno distribuisce vademecum in ogni dove. Ma l'Abi lo sa che in questi 8 mesi ha segnalato al nucleo antiriciclaggio del MEF 12.000 cittadini? persone sanzionate per riciclaggio con diritto all'obalzione pari a 6.000€?
Prendetevi un minuto, venite a leggere le ns storie, a capire chi e quanti siamo
facebook: MAXI SANZIONE per assegno privi del non trasferibile