Le Borse asiatiche sono scese per il quarto giorno consecutivo. A trascinare i listini verso il basso è stato, questa volta, il downgrade di Standard & Poor’s del rating del debito spagnolo. A influire, anche dati deboli sull’ordinazione di macchinari in Giappone. Fanuc, il maggior produttore mondiale di dispositivi di controllo di macchinari, è scivolata del 2,3% a Tokio. Lynas ha subito una vera e propria debâcle a Sydney (-16%) dopo che una decisione del tribunale ha ulteriormente rallentato lo sviluppo di una raffineria in Malaysia. Honam Petrochemical è invece cresciuta dello 0,8% a Seul dopo l’annuncio della prossima costruzione di un impianto della lavorazione della gomma in Corea del Sud con l’italiana Eni.
Il giapponese Nikkei 225 Stock Average è scivolato dello 0,4%, mentre il sudcoreano Kospi ha lasciato sul terreno lo 0,1 per cento. Infine, l’australiano S&P/ASX 200 è calato dello 0,3 per cento. Più in generale, l’indice MSCI Asia Pacific era di poco cambiato a 120.49 alle 9:56 del mattino a Tokio. Circa otto azioni sono scese per ogni sette in aumento. L’indice si avvia al suo maggior declino settimanale da agosto dopo che il Fondo monetario internazionale ha tagliato questa settimana le previsioni di crescita per le principali economie mondiali e ha avvisato di possibili ulteriori passi indietro a meno che I policy maker in America ed Europa non affrontino efficacemente le minacce all’economia. Il downgrade spagnolo da parte di S&P’s “ricorda agli investitori che la situazione resta grave” sostiene Angus Gluskie, managing director di White Funds Management a Sydney. “I risparmiatori devono restare cauti, non è certo il momento di fare grandi scommesse”.
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