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Asia: più informatica nelle scuole

In molti Paesi dell’Asia, docenti ed esperti del mondo della scuola e del lavoro stanno facendo pressioni sui rispettivi governi affinché svecchino la scuola, potenziando l’insegnamento dell’informatica, intesa non solo e non tanto come utilizzo del computer, ma soprattutto come programmazione. È quanto sta cercando di fare un’iniziativa importante quale la “Hour of Code”, che si terrà nella settimana mondiale dell’informatica, dall’8 al 15 dicembre, e giunta quest’anno alla sua seconda edizione. 

“Hour of Code”, è un progetto internazionale rivolto agli studenti di tutto il mondo per promuovere la conoscenza dei rudimenti della programmazione informatica. L’iniziativa è patrocinata dalla Code.org, organizzazione non profit fondata da due fratelli, gli statunitensi Hadi e Ali Partovi, che mira a incoraggiare le persone, e in particolare gli studenti delle scuole medie e superiori, ad ampliare le proprie conoscenze informatiche. 

L’organizzazione e le iniziative da questa patrocinate hanno ricevuto l’appoggio e il finanziamento di personaggi di primo piano nel mondo dell’high-tech e delle nuove tecnologie, come Bill Gates e Mark Zuckerberg. Se infatti è vero che ormai l’informatica è entrata quasi ovunque tra le materie che fanno parte del curriculum scolastico, le lezioni si limitano generalmente a insegnare come usare i programmi più diffusi e molto raramente si propongono di far capire come realmente funzioni un software. 

Saper usare Word, Excel e Photoshop dovrebbe essere soltanto l’inizio: ragazzi che passano tanti anni a scuola dovrebbero imparare a fare ben di più e sapersi avvicinare all’informatica in modo creativo. In Asia, dove il sistema scolastico è generalmente molto legato ai programmi e ai metodi di insegnamento tradizionali, l’istruzione informatica è poco presente a scuola e non gode della stessa dignità della altre materie curriculari. 

Clair Deevy, esperto dell’area asiatica per la Microsoft, sostiene che “programmare e sviluppare le abilità informatiche è fondamentale per i giovani, indipendentemente dallo Stato in cui vivono, ma è in particolar modo importante per i Paesi dell’Asia, che stanno vivendo una stagione di intensa crescita economica e produttiva”. “Per questo” aggiunge “speriamo che quest’anno la sfida dell’Hour of Code sarà raccolta da moltissimi studenti”.


Allegati: Asian Correspondent

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