Nel giorno del venticinquesimo anniversario del Lunedí nero (che ha visto il maggior declino giornaliero nell’equity nella storia), le Borse asiatiche sono scese dai massimi mensili dopo che Microsoft e Google hanno annunciato risultati inferiori alle aspettative, trascinando verso il basso il comparto tecnologico. Lo yen è calato per il settimo giorno consecutivo, segnando il più lungo periodo di ribassi dall’aprile 2011.
L’effetto Microsoft e Google ha colpito in particolare Samsung, che ha lasciato sul terreno l’2,1% a Seul e Quanta Computer che ha perso l’1,4% a Taipei. L’indice MSCI Asia Pacific perdeva lo 0,3% alle 11:32 a Tokyo. Anche i metalli a Londra viaggiavano con il segno negativo e la gomma è scesa dell’1,3% a Tokio. Lo yen si è indebolito rispetto a 15 delle 16 maggiori valute ed era sotto dello 0,2% a 103.73 rispetto all’euro.
Microsoft è calata in un trading esteso, seguendo il calo dell’8% di Google dopo che il più importante motore di ricerca al mondo ha involontariamente reso noto i propri risultati durante le regolari ore di scambio. Lo yen è sceso tra speculazioni che la Banca centrale giapponese allenterà la politica monetaria. Il Governo cinese, poi, non inietterà sul mercato ingenti stimuli, cosí ha almeno affermato Song Guoqing, un consulente della Banca centrale cinese dopo che dati ufficiali hanno mostrato che l’economia si starebbe stabilizzando.
