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Asia, il Qe della Bce mette le ali ai mercati

Gli effetti dell’annuncio di Mario Draghi – l’ammontare complessivo delle operazioni di QE si situa nella parte alta delle attese dei mercati – sono stati positivi anche in Asia, dove l’indice regionale MSCI Asia Pacific sta salendo dello 0,6% nel primo pomeriggio giapponese. Sia il Nikkei che l’indice composito di Shanghai crescono intorno all’1%. A fare le spese – ma era previsto come normale sottoprodotto di un’operazione di QE – delle misure Bce è stato l’euro, che quota intorno a 1,133 contro dollaro. La moneta americana si è rafforzata anche rispetto allo yen che segna 118,6. L’indebolimento dell’euro lo ha anche portato sotto la parità rispetto al franco svizzero: un euro vale 0,987 CHF. Il dollaro Usa è salito anche rispetto al dollaro australiano, che ha bucato la soglia di 0,80.

Un iniziale strappo del petrolio, dopo che la morte del re saudita aveva fatto pensare a un cambiamento nella politica petrolifera del Paese arabo, è rientrato: il WTI quota 47,1 $/b e il Brent 49,4.

Il metallo giallo si mantiene poco sotto quota 1300, a 1297 $/oncia.

Poco variati i futures su Wall Street.


Allegati: L’articolo di Bloomberg

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