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Asia, i mercati non credono più allo stimolo Fed

Con una caduta dell’1% circa i mercati azionari asiatici esprimono crescenti dubbi sull’imminenza di una terza iniezione di moneta da parte della Federal Reserve. Il nodo sarà sciolto da Bernanke nell’imminente discorso di Jackson Hole: un discorso che tuttavia si limiterà a dire che il terzo round di ‘Quantitative Easing’ è possibile ma non necessariamente prossimo. Tutto dipende da come evolve l’economia americana, un’economia che continua a crescere sia pur gradualmente. I mercati in Asia hanno anche reagito alla debolezza delle vendite al dettaglio in Giappone e alla caduta della fiducia delle imprese nella Corea del Sud.

L’indice MSCI Asia Pacific si avvia ad annullare i guadagni del mese, mentre l’indice MSCI mondiale conserve un 2% circa di vantaggio rispetto a 30 giorni fa, e chiuderà quindi il mese con ogni probabilità col segno ‘più’: sarebbe il terzo mese consecutivo di crescita. L’euro si mantiene fra 1,25 e 1,26 mentre il petrolio, malgrado i timori geopolitici e meteorologici sull’offerta, è caduto sotto quota 95.

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