Dopo giorni di depressione, le borse asiatiche hanno ripreso vivacità, avvicinandosi al miglior guadagno mensile dal gennaio 2010. A risollevare le sorti dei listini un dato migliore del previsto sul fronte della disoccupazione Usa e l’accelerazione dell’inflazione sul suolo giapponese che ora viaggia ai ritmi più sostenuti dal 2008. Tokyo Electric Power ha guadagnato il 7,5% dopo che l’operatore energetico, fortemente penalizzato a seguito del disastro nucleare di Fukushima, ha ottenuto l’ok a seguito di controlli per la sicurezza nucleare. Australand Property Group ha preso l’1,3% a Sydney dopo aver incassato la raccomandazione ‘buy’ di JPMorgan Chase & Co. Mirabela Nickel è invece precipitata del 52% per via dell’annuncio di una produzione inferiore alle aspettative.
L’indice MSCI Asia Pacific cresceva dello 0,1% a 140.66 alle 9:53 a Hong Kong. La misura è salita dell’8% questo mese, toccando i massimi degli ultimi quattro mesi lo scorso 23 settembre. Nel trimestre è cresciuta del 7,7 per cento.
Il Topix giapponese non mostrava molto movimento, mentre l’australiano S&P/ASX 200 avanzava dello 0,2% sfiorando i massimi degli ultimi cinque anni. Il neozelandese NZX 50 è pure cresciuto dello 0,2% e il sudcoreano Kospi dello 0,3 per cento. Il Taiex e lo Shanghai Composite accumulavano un +0,3%, mentre lo Straits Times di Singapore avanzava dello 0,6 per cento.
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