Buone notizie dalla Cina: la produzione industriale a dicembre è salita del 7,9% sull’anno, un tasso maggiore rispetto a quanto atteso dagli analisti, e il Pil dell’ultimo quarto del 2014 ha segnato + 7,3% rispetto al quarto trimestre 2013. Sull’anno intero il Pil cresce così del 7,4%, mantenendo l’obiettivo governativo di un tasso intorno al 7,5%.
Sia il Nikkei (+1,9%) che la borsa di Hong Kong (+0,4%) sono in territorio positivo, mentre a Shanghai la forte correzione di ieri sembra aver esaurito il suo corso. Lo yen è tornato a indebolirsi, superando quota 118 contro dollaro. L’euro si mantiene sui livelli bassi di ieri (1,155 contro dollaro) sempre in attesa, col fiato sospeso, delle decisioni della Bce.
Il compromesso che si delinea alla riunione di domani della Bce riguarda il fatto che gli acquisti di titoli pubblici saranno a carico delle singole banche centrali dell’eurosistema e non della Bce, evitando così forme di mutualizzazione delle perdite qualora queste dovessero manifestarsi.
Il franco svizzero si rafforza ancora, e l’euro vale 0,98 CHF. Stabile il rublo a 65 contro dollaro. Il greggio torna a indebolirsi, a 47,4 $/b WTI (Brent: 48,8). Stabile l’oro a 1278 $/oncia.
Positivi, nel primo pomeriggio giapponese, i futures su Wall Street (+0,2%).
