Le Borse asiatiche sono cadute per il sesto giorno consecutivo. L’indice regionale ha subito il più lungo periodo di depressione da novembre dopo che i verbali del 30 e del 31 luglio della riunione della Federal Reserve americana hanno rivelato un appoggio al taglio degli stimoli quest’anno nel caso l’economia Usa migliori.
Tra i titoli in evidenza Mazda Motor, il costruttore automobilistico giapponese che ottiene il 30% deil proprio fatturato dal Nord America, ha perso il 3,8 per cento. BHP Billiton, il maggior gruppo minerario mondiale, ha lasciato sul terreno il 2% a Sydney in un giorno in cui anche i prezzi dei principali metalli sono scesi. Brambles, costruttore australiano di container, è scivolato del 5,6% dopo aver annunciato profitti al di sotto delle aspettative degli analisti. Toyo Suisan Kaisha, produttore di noodles istantanei, è invece cresciuto del 3,7% a Tokio dopo che SMBC Nikko Securities ha alzato il rating sul titolo.
Più in generale, l’indice MSCI Asia Pacific scendeva delllo 0,8% a 129.58 alle 9:54 a Tokio, perdendo la maggior parte dei guadagni acquisiti da inizio anno. L’indice è caduto del 4% negli scorsi cinque giorni ai livelli minimi dall’8 luglio. Il Topix giapponese è calato dello 0,5% nel terzo giorno consecutivo con il segno meno. Il sudcoreano Kospi ha perso l’1,3%, mentre l’australiano S&P/ASX 200 è declinato dell’1,2 per cento.
Alla fine dei due giorni di riunione alla fine di luglio, la Fed ha affermato che l’economia americana dovrebbe riprendere a correre. Tuttavia, ha continuato la Fed, la bassa inflazione potrebbe ostacolare la ripresa. I policy makers hanno ripetuto la promessa di mantenere il tasso d’interesse target vicino allo zero fino a quando il tasso di disoccupazione resterà oltre la percentuale del 6,5% e l’outlook per l’inflazione nei prossimi uno o due anni non andrà oltre il 2,5 per cento.
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