Le borse asiatiche hanno cominciato la giornata al ribasso, interrompendo bruscamente il trend al rialzo dell’indice regionale durato per tre giorni consecutivi. In particolare, la piazza giapponese ne ha risentito. Il greggio invece estendeva i guadagni dal massimo degli ultimi quattro mesi, mentre l’argento ripiegava dopo aver sperimentato il più lungo rallly degli ultimi 45 anni.
L’indice MSCI Asia Pacific perdeva lo 0,2% alle 9:21 a Tokio. Al contempo, il giapponese Topix faceva uno scivolone dello 0,6% dopo essere risalito ai massimi degli ultimi cinque mesi il giorno prima. Il sudcoreano won e il baht thailandese si indebolivano nei confronti del dollaro (entrambi dello 0,2 per cento).
“Il mercato ha corso nell’ultima settimana” commenta Stan Shamu, market strategist di IG a Melbourne. “A meno che non ci siano catalizzatori continui che spingano i mercati, gli investitori resteranno in panchina”.
Il Nikkei 225 Stock Average perdeva lo 0,9% dopo aver fatto un balzo in avanti del 3,1% martedì a seguito della decisione della Banca centrale giapponese di continuare con la sua politica di acquisto di asset. La BOJ si pone in questo modo in contrasto con la Fed che ha invece annunciato il ridimensionamento della politica di stimoli lo scorso dicembre.
L’australiano S&P/ASX 200 guadagnava lo 0,4%, mentree il sudcoreano Kospi perdeva lo 0,6 per cento.
