I listini asiatici hanno oscillato tra guadagni e perdite in un giorno in cui i volumi in Giappone si sono mostrati particolarmente deboli. In avanzamento le società energetiche nipponiche che hanno compensato una debolezza delle utility nel resto dell’area asiatica.
In particolare, BlueScope Steel è precipitata del 16% a causa di un fatturato semestrale dimostratosi inferiore alle aspettative degli analisti. Il primo produttore siderurgico australiano è stato di conseguenza pesantemente punito dal mercato. A Seul, Hyundai Merchant Marine è invece cresciuta del 2,4% , aumentando ulteriormente i guadagni da quando la Corea del Nord e la Corea del Sud si sono accordate nel riaprire un complesso industriale gestito da entrambi i Paesi. JX Holdings ha preso il 3,4% dopo che Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities ha consigliato l’acquisto di azioni della raffineria giapponese.
In generale, l’indice MSCI Asia Pacific Index è caduto meno dello 0,1% a 134.28 alle 10:43 del mattino a Hong Kong, dopo aver guadagnato fino allo 0,1 per cento. L’indice è stato contraddistinto dal segno positivo per sette delle ultime otto settimane ed ha guadagnato il 3,9% da inizio anno. Il giapponese Topix ha oscillato tra perdite e guadagni, con volumi del 44% inferiori rispetto alla madia mensile. L’export giapponese è cresciuto del 12,2% a luglio rispetto all’anno precedente, meno quindi del 12,8% previsto dagli esperti. Le importazioni sono salite del 19,6 per cento.
L’australiano S&P/ASX 200 è cresciuto dello 0,2%, mentre il neozelandese NZX 50 e il sudcoreano Kospi sono calati della stessa misura. L’Hang Seng Index di Hong Kong si è contratto dello 0,1%, specie a causa del settore immobiliare e il cinese Shanghai Composite ha lasciato sul terreno lo 0,4 per cento.
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