Le Borse asiatiche hanno oscillato tra alti e bassi in un momento in cui l’indice regionale delle equity si avvia verso il suo maggior guadagno trimestrale dal 2010. I titoli manufatturieri giapponesi sono scivolati dopo che la produzione industriale nipponica è caduta, battendo ogni previsione. Gli investitori erano anche in attesa di dati statunistensi su redditi e consumi.
L’indice MSCI Asia Pacific è salito dello 0,1% a 126.69 alle 11:12 a Tokyo, con lo stesso numero di titoli in ascesa e in caduta. L’indice è cresciuto dell’11% da inizio anno, guadagnando lo 0,3% questa settimana. Il Nikkei 225 Stock Average è invece caduto dello 0,2% dopo che il Governo ha rivelato che la produzione industriale è calata dell’1,2% a febbraio rispetto al mese precedente. La stima media degli analisti parlava invece di una crescita dell’1,3 per cento. L’Indice di Hong Kong Hang Seng è scivolato dello 0,4%. Le società immobiliari sono state responsabili del 89% del declino, dopo l’arresto del co-presidente di Sun Hung Kai. Lo Shanghai Composite Index, che tratta i principali titoli cinesi, ha segnato un + 0,6 per cento. L’australiano S&P/ASX 200 ha realizzato un + 0.4%, mentre il Kospi Index sudcoreano ha lasciato sul terreno lo 0,1 per cento
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