Le borse asiatiche sono cadute per il secondo giorno consecutivo, a seguito del maggior più lungo scivolone delle azioni americane degli ultimi due mesi, che dura ormai da tre giorni. Gli investitori sono in attesa della conclusione dell’incontro periodico della Banca centrale giapponese.
SoftBank scendeva del 2,6% a Tokio e Yahoo Japan del 4,3% in un giorno in cui i titoli delle telecomunicazioni e dell’high-tech estendevano le perdite di ieri. Samsung Electronics lasciava sul terreno l’1,1% a Seul dopo che il maggior produttore mondiale di smartphone ha annunciato il secondo trimestre di fila con profitti in calo. Australian Agricultural, un allevatore di bestiame cresceva invece a Sydney a seguito della firma dell’accordo di libero scambio tra Australia e Giappone che ha abbassato i dazi sulla carne di manzo.
L’indice MSCI Asia Pacific si contraeva dello 0,6%, scendendo a quota 137.69 alle 9:41 del mattino a Tokio. Tutti i gruppi industriali erano in perdita. Gli investitori hanno venduto titoli dell’high-tech e delle tlc in tutta l’area, limando così i guadagni ottenuti in questi mesi dalle società Internet.
“Le valutazioni dell’equity hanno raggiunto il picco e d’ora in poi i mercati contratteranno in maniera nervosa” commenta John Vail, chief global strategist di Nikko Asset Management a Tokio. Secondo Vail c’è “un’accelerazione del deterioramento dell’economia cinese e del suo sistema finanziario e una crescita statunitense e giapponese inferiore alle aspettative”.
Il giapponese Topix è scivolato dell’1,6% oggi, mentre lo yen risaliva nei confronti del dollaro per il terzo giorno consecutivo. La banca del Giappone dovrebbe lasciare invariati i suoi target monetari. Il sudcoreano Kospi calava dello 0,3% e l’australiano S&P/ASX 200 perdeva lo 0,4 per cento. Il neozelandese NZX 50 crollava dell’1% anche a causa del pessimo andamento di un suo titolo, Xero Ltd (software per la contabilità online), precipitato del 13 per cento.