Le Borse asiatiche hanno proseguito la corsa, con l’indice regionale avvicinatosi ai massimi mensili. Ad alimentare l’ottimismo dati positivi nel settore immobiliare americano e le dichiarazioni del premier cinese Wen Jiabao che ha rassicurato sul buono stato di salute dell’economia di Pechino prima del rilascio di nuovi dati sul prodotto interno lordo.
Il produttore di macchinari giapponese, Hitachi Construction Machinery, che realizza il 17% delle vendite in Cina è salito del 2,3% a Tokio. James Hardie Industries, fornitore di materiali per le costruzioni che ottiene il 67% del fatturato dagli Usa, ha fatto un balzo in avanti del 4% a Sydney. Woodside Petroleum, il secondo maggior produttore australiano di petrolio, è avanzato del 3,9% sempre a Sydney, dopo aver aumentato le previsioni di produzione. L’indice MSCI Asia Pacific guadagnava lo 0,5% a 123.51 alle 10:04 a Tokio, realizzando uan crescita per il terzo giorno consecutivo, prima dell’apertura dei mercati di Cina e Hong Kong. Il giapponese Nikkei 225 Stock Average è avanzato dell’1,1%, cosí come l’australiano S&P/ASX 200, mentre il neozelandese NZX 50 ha segnato un +0,7 per cento. Il sudcoreano Kospi è invece cresciuto dello 0,2 per cento.
“Non ci sono rischi di downside per il comparto azionario visto che la situazione negli Usa non sta deteriorando – spiega Masahiko Ejiri, senior fund manager per Mizuho Asset Management -. Il consenso di mercato è che il Pil cinese continuerà a essere debole, ma che il Governo implementerà nuove misure per la crescita una volta che la transizione politica sarà terminata”. Il Partito comunista cinese nominerà i nuovi leader per il prossimo decennio al congresso che si terrà l’8 novembre.