Chi era salito troppo perde terreno e chi era sceso troppo ne guadagna. Dopo l’effervescenza di dicembre nei mercati borsistici, è tempo di prese di profitto. E dopo il forte deprezzamento dello yen e il crollo dell’oro è tempo di rimbalzi. L’indice MSCI Asia Pacific escluso Giappone (la borsa di Tokyo riaprirà solo lunedì) sta scendendo dell’1%, anche ‘aiutato’ da un calo (da 56.0 a 54,6) dell’indice PMI dei servizi (che tuttavia si mantiene ampiamente al di sopra del livello 50, in territorio espansivo).
Lo yen si è rafforzato, a 104,3 contro dollaro (rispetto ai 105,5 dei giorni scorsi) e il dollaro Usa si è anch’esso rafforzato nei confronti dell’euro (1,365). Il petrolio sempre debole (buona notizia per i paesi consumatori) a 95,5 $/b WTI, mentre l’oro tenta una risalita. Dato che i mercati hanno bisogno di darsi una ragione di ogni movimento, la ragione del giorno è l’attesa di più forte domanda in Asia per il metallo giallo (la Cina nel 2013 ha probabilmente scalzato l’India dal ruolo di maggior paese consumatore).
Allegati: L’articolo di Bloomberg
