Ascopiave, società per azioni italiana che opera nella realizzazione e gestione di reti ed impianti per la distribuzione di gas metano e di impianti per la produzione e distribuzione di energia elettrica, ha chiuso il bilancio 2022 con ricavi consolidati pari a 163,7 milioni di euro (+21,3% rispetto al 2021). L’ampliamento del perimetro alle nuove società acquisite ha comportato ricavi per 24,9 milioni di euro, di cui 11,6 milioni nei settori idroelettrico ed eolico e 13,3 milioni nella distribuzione gas. Il margine operativo lordo si attesta a 77,9 milioni di euro (+17,4%) mentre l’utile netto consolidato è stato di 32,4 milioni, in calo del 28,4% rispetto all’esercizio precedente. Pesano sugli utili i risultati della partecipata EstEnergy penalizzato dalle avverse condizioni climatiche caratterizzate dall’elevata siccità. Il risultato operativo raggiunge quasi i 32 milioni di euro (in calo del 5,7%). La riduzione è dai maggiori ammortamenti registrati nel 2022 (+ € 13,5 mln), dovuti prevalentemente al consolidamento delle nuove acquisizioni.
Proposto, all’assemblea degli azionisti, la distribuzione di un dividendo di 0,13 euro per azione, per un totale di 28,2 milioni. Se approvato, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 4 maggio 2023 con stacco della cedola in data 2 maggio 2023.
Cecconato: Risultati positivi nonostante il difficile periodo
Il Presidente e Amministratore Delegato di Ascopiave, Nicola Cecconato, ha commentato i risultati: “Ascopiave chiude l’esercizio 2022 con risultati positivi, nonostante il difficile contesto di mercato. Nel 2022 il settore energetico ha attraversato una congiuntura poco favorevole, caratterizzata da una elevata volatilità dei prezzi e da interventi normativi che hanno inciso negativamente sulla redditività degli operatori. Come riflesso di tale situazione particolare, il Gruppo ha dovuto registrare una flessione dei proventi dalla propria partecipazione in EstEnergy, mentre le nuove attività acquisite nel settore delle energie rinnovabili hanno prodotto risultati inferiori rispetto alle attese per effetto dei provvedimenti governativi. Si deve inoltre aggiungere che tale comparto è stato penalizzato dalle avverse condizioni climatiche caratterizzate dall’elevata siccità che hanno determinato una bassa produzione degli impianti idroelettrici. Il Gruppo ha viceversa confermato le proprie performance nell’ambito delle attività regolate della distribuzione del gas naturale, garantendo nel complesso una sostanziale stabilità dei risultati operativi. Ciò detto, in attesa di un superamento dell’attuale congiuntura e del ritorno di condizioni di mercato più stabili, i risultati raggiunti e la solidità della situazione patrimoniale ci incoraggiano a proseguire nel percorso di sviluppo e di crescita delineato nel nostro piano strategico”.
Andamento della gestione e gli investimenti
I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 1.472 milioni di metri cubi, in riduzione del 7,6% rispetto all’esercizio 2021. Al 31 dicembre 2022 la rete gestita dal Gruppo ha una estensione di 14.614 chilometri e connette 901.970 utenti. Nel corso dell’esercizio 2022 gli impianti idroelettrici ed eolici gestiti dalle società del Gruppo, aventi una potenza complessiva di 62,5 MW, hanno prodotto 89,2 GWh di energia elettrica, dato pesantemente condizionato dalla significativa siccità del periodo.
Nel corso dell’esercizio 2022 il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per 87,0 milioni di Euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente di 33,7 milioni di Euro. Hanno riguardato principalmente lo sviluppo, la manutenzione e l’ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas. Gli investimenti in energie rinnovabili sono stati pari a 25,1 mln, mentre gli investimenti in acquisizioni aziendali sono stati pari a 149,3 mln nel 2022, principalmente per le partecipazioni in Asco EG e in Romeo Gas.