Aruba, l’azienda italiana di web hosting e cloud computing ha battuto colossi come Google, Amazon, Symantec e si è aggiudicata il nuovo dominio <.cloud>.Nella sfida tra Davide e Golia, dunque, le imprese innovative italiane hanno carte da giocare. Dal 2013 infatti, la liberalizzazione di 1.400 domini è già andata a impattare sulle abitudini degli internetnauti.
Il dominio <.cloud> è un’estensione molto ambita, non solo perchè di grande rilevanza per tutti gli attori del mercato desiderosi di affermare la propria cloud identity, ma soprattutto perché il grande successo del cloud in tutte le sue accezioni ha di fatto reso l’estensione d’interesse generale, tale da essere ambita da chiunque.
Il TLD .cloud rappresenterà un’ulteriore spinta all’espansione che questa tecnologia sta conoscendo ormai da diversi anni, infatti già oggi è riconosciuta come il maggior trend tecnologico in atto con aspettative, in termini di valore dei servizi basati sul cloud, di centinaia di miliardi di euro. Il mercato potenziale al 2020 è stimato in 270 miliardi di dollari.