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ArteFiera – Edizione 37 all’insegna dell’italianità: Bologna città museo-mercato per 3 giorni

Meno mercato più arte. Potrebbe essere questo il motto della 37esima edizione di ArteFiera, che si terrà a Bologna da giovedì 25 a domenica 28 gennaio. Per l’occasione tutta la città diventa una sorta di museo a cielo aperto, con un navetta che trasporta gratuitamente turisti e cittadini nei luoghi significativi per la mostra-mercato e per il capoluogo. La Fiera di Bologna annuncia inoltre che, al termine della kermesse, investirà centomila euro nell’acquisto di opere di giovani artisti presenti.

Per realizzare l’appuntamento tutte le istituzioni cittadine si sono mobilitate, con l’obiettivo di tenere aperti musei, ospitare mostre in luoghi insoliti (come De Chirico fra i libri antichi dello Stabat Mater) e coinvolgere la Cineteca. Un fiorire di iniziative raggruppate sotto il nome di “Art city”, volte a compensare un significativo calo delle gallerie espositrici, passate dalle 150 dello scorso anno, alle 135 di questa edizione.

“Il 2012 è stato un anno pesantissimo per i galleristi italiani – osserva Claudio Spadoni, curatore di ArteFiera insieme a Giorgio Verzotti – una quarantina hanno chiuso bottega e molti amici storici mancheranno all’appello perché, dicono, ‘non sono più in grado di sostenere i costi degli spazi espositivi’. Per uno stand dignitoso bastano ventimila euro, ma anche questi sembrano troppi quando gli affari calano vistosamente. D’altra parte la fase economica è particolarmente critica e il mercato dell’arte in Italia sta soffrendo molto. Però abbiamo dovuto dire anche parecchi no a chi voleva esserci, soprattutto stranieri con opere non all’altezza delle nostre aspettative”.

Su 135 gallerie presenti, 19 sono sul mercato da meno di 5 anni e portano artisti giovani con opere fino a diecimila euro. Quindici le gallerie straniere, 15 le gallerie che arrivano a Bologna per la prima volta.

Nella selezione ArteFiera privilegia ancora una volta la qualità alla quantità e disegna un progetto culturale fondato sulla forza dell’italianità nell’arte moderna e contemporanea. Da Boccioni a Fontana, da De Chirico a Guttuso, da Morandi a Marino Marini il viaggio nel top dell’arte è garantito e la proposta è molto ampia, perché comprende 1100 artisti (anche non italiani) e una cinquantina di eventi. Per valorizzare questo patrimonio i curatori hanno suddiviso le opere in una serie di mostre, collocando quadri, sculture e istallazioni in luoghi particolarmente affascinanti della città. I visitatori collezionisti avranno così la possibilità di fare un percorso culturale, ma anche di comprare qualcosa, portafogli permettendo: ogni quadro di ArteFiera infatti è, come sempre, in vendita e il collezionista potrà contattare la galleria di riferimento anche se l’opera è inserita in un contesto museale.

Su questa edizione la Fiera di Bologna scommette molto più che in passato, dopo aver cambiato la direzione artistica e impresso una rotta meno elitaria agli eventi. Gli inviti Vip restano, perché i grandi collezionisti sono il cuore pulsante del settore, ma l’appuntamento è aperto a tutti, cittadini e, si spera, turisti. Il solo biglietto della Fiera apre qualsiasi porta, dal museo di Ustica alle mostre, mentre la navetta gratuita è il segnale di una città che vuole dire qualcosa di sinistra anche in questa occasione.

Per sostenere l’arte la Fiera di Bologna ha istituito per la prima volta anche questo fondo per l’acquisizione di opere di giovani e ha stanziato centomila euro. “Vogliamo dare il buon esempio – sostiene il presidente Duccio Campagnoli – e cerchiamo l’adesione di altri enti, di collezionisti, di fondi pubblici e privati”.

L’attenzione verso i giovani viene confermata in questa edizione con il premio Euromobil under 30 e il premio Furla, che verranno consegnati all’Ospedale dei Bastardini, splendido palazzo rnella centralissima via D’Azeglio che la Provincia ha restaurato e messo in vendita da mesi, ma che non ha ancora trovato un compratore.

Confermata la notte bianca per sabato sera, con tutto aperto; sette i convegni in calendario denominati “conversations”, tutti incentrati sul tema “Guardare al futuro”.  La vernice è giovedì sera. Come aperitivo, al mattino, si inaugura la più ampia antologica mai dedicata al fotografo Nino Migliori, a Palazzo Fava.

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Categories: Cultura
Tags: ArteBologna