Il tassello che mancava ora c’è. La Conferenza Stato Regioni ha condiviso il piano del Ministero della Cultura per 16 progetti di rigenerazione di siti o nuova creazione di strutture. Con una dotazione di 57,4 mln di euro parte il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” dal forte contenuto ambientalista. La sintesi tra recupero del patrimonio artistico e sostenibilità è parte del piano di rinascita del Paese dopo anni di scarsi investimenti. Il Ministero di Franceschini è ormai un valido alleato sulla strada della ripartenza. I soldi si spenderanno tanto al Nord quanto al Sud e lo ha evidenziato lo stesso Franceschini nel dare l’annuncio dei lavori dopo aver ottenuto le ultime autorizzazioni dalle Regioni e dal Consiglio Superiore dei beni Culturali.
“Sono sedici interventi – ha detto – che si estendono dal Nord al Sud Italia e interessano beni di proprietà statale, comunale e privata, comprendendo Comuni piccoli e di grandi dimensioni e siti Unesco. Si tratta di progetti e cantieri che contribuiscono al recupero e alla nascita di importanti realtà del patrimonio culturale nazionale e che sostengono lo sviluppo e la ripresa economica del Paese.” La cifra della sostenibilità e degli impatti urbani connota l’intero Progetto che non solo riapre i flussi finanziari verso il patrimonio culturale italiano, ma riconosce alla cultura “un grande potenziale per guidare l’azione per il clima e lo sviluppo sostenibile che puo’ contribuire significativamente alle soluzioni per il clima”, come riporta il documento conclusivo del G 20 della Cultura di Roma.https://media.beniculturali.it/mibac/files/boards/be78e33bc8ca0c99bff70aa174035096/PDF/DichiarazioneFinale_G20_ITA.pdf.
Cosa ci aspetta ora ? Alla Biblioteca Universitaria di Genova si lavorerà per il restauro della ex-chiesa dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio. Il Complesso museale di Villa Giulia e di Villa Poniatowski a Roma dovrà valorizzare la dimora rinascimentale di papa Giulio III e il museo di antichità etrusche e italiche. Sempre a Roma per il Museo di Palazzo Venezia e Vittoriano, i cantieri riguarderanno il recupero funzionale delle due strutture. Ad Ivrea sarà, invece, il Complesso di San Bernardino ad essere interessato dalla riqualificazione del Convento, “casa” della famiglia Olivetti che accoglierà anche la Biblioteca storica di Camillo e Adriano Olivetti. Altro importante intervento quello di Palazzo Farnese a Viterbo che dovrà accogliere l’archivio di Stato di Viterbo e la Soprintendenza archeologia, belle arti
A Pieve di Santo Stefano in provincia di Arezzo , si riqualifica il Complesso delle Monache con un archivio di oltre 9.000 volumi. Nell’ex Convento di San Domenico a Venosa si faranno lavori per esposizioni museali, laboratori e servizi .Villa Jovis a Capri dovrà essere messa in sicurezza e in futuro ospitare il Museo delle Ville Romane dell’isola azzurra. A Pesaro nascerà il Museo Nazionale della Motocicletta, valorizzando anche due aziende storiche italiane: Morbidelli e Benelli. A Modena si interverrà sulla Galleria Nazionale Parco Archeologico di Classe e a Ravenna il Museo Classis e la basilica S. Apollinare in Classe saranno completamente ristrutturati. Nell’elenco ci sono anche Lecce con il Castello Carlo V , Venezia con lavori a Ca’ Michiel dalle Colonne, Nichelino con il Castelvecchio di Stupinigi , Romans d’Isonzo con il Museo Civico dei Longobardi, e Milano che vedrà la nascita del Museo Nazionale dell’Arte Digitale. 16 piani di lavoro tutti attraenti , sostenibili con tecniche non invasive. Se avanzeranno bene, senza rallentamenti o intralci burocratici daranno un forte segnale di discontinuità con il passato e un messaggio di compatibilità urbana. Ce n’è bisogno.