Le esibizioni che si sono evolute, questi workshop hanno poi incorporato i movimenti quotidiani come quei gesti disegnati dalla strada o dalla casa; le loro strutture erano basate sui giochi, movimenti semplici e danze sociali. Sono stati enfatizzati così i metodi di composizione spontanea e non più convenzionale. Gli artisti di Judson studiarono i fondamenti della coreografia, denudando la danza delle sue convenzioni teatrali, e il risultato – secondo Jill Johnston, il critico di Village Voice – è stata la nuova danza più eccitante di tutta una generazione.
Attraverso performance dal vivo, film, fotografia, oggetti scultorei, spartiti musicali, poesia e materiali d’archivio, così si presentava il Judson Dance Theatre, con workshop che hanno avuto luogo lì sia e in altri spazi intorno al centro di New York.
Il programma in Donald B. e Catherine C. Marron Atrium è organizzato in segmenti di più settimane, ognuno dei quali si concentra sul lavoro di un artista: Yvonne Rainer, Deborah Hay, David Gordon, Lucinda Childs, Steve Paxton e Trisha Brown . Inoltre, sarà visibile un’installazione video di materiale correlato, a cura dell’artista Charles Atlas. Nelle ultime settimane della mostra, Movement Research, un’organizzazione con un lignaggio diretto a Judson, terrà lezioni e workshop.
Per questa mostra, il cineasta e il videoartista Charles Atlas ha realizzato un’installazione di materiale storico di immagini in movimento relativo al lavoro dei coreografi presenti nel programma di esecuzione, alternato a una raccolta di filmati di performance dei vari membri del gruppo di Judson. Include riprese di pezzi singoli e di gruppo realizzati durante l’era di Judson e dopo, sottolineando il rapporto tra il solista e l’ensemble e mostrando come Judson abbia influenzato le carriere successive di questi artisti.
La mostra è organizzata da Ana Janevski, curatrice e Thomas J. Lax, curatrice associata, con Martha Joseph, assistente curatoriale, dipartimento di media e performance art. Le performance sono prodotte da Lizzie Gorfaine, Produttore, con Kate Scherer, Manager, Performance e programmi dal vivo.
Dal 16 settembre 2028 al 3 febbraio 2019 – The Museum of Modern Art – New York