Gli artisti Xhixha e Braglia, autori in Canal Grande a Venezia dell’installazione. The Twin Bottles: Message in a Bottle, due grandi sculture metalliche raffiguranti due bottiglie galleggianti realizzate per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento dei mari del mondo (nostro precedente articolo), hanno inoltre aderito al progetto TartaLove adottando simbolicamente le due tartarughe e garantendo per un anno la copertura delle spese di medicinali e cibo per tutti gli esemplari ricoverati nel Centro di Recupero.
“Con l’adozione delle due tartarughe marine – dichiarano Xhixha e Braglia – abbiamo voluto fare un gesto concreto per rafforzare ulteriormente il provocatorio messaggio ambientalista che abbiamo lanciato da Venezia con la nostra nuova opera The Twin Bottles: Message in a Bottle. Queste due enormi sculture galleggianti portano una forte attenzione sul tema dell’inquinamento dei mari del mondo contaminati dalle plastiche, argomento sempre più centrale e presente oggi nel dibattito sulla salvaguardia del pianeta e degli oceani”.
Il progetto TartaLove è una campagna di raccolta fondi per aiutare le tartarughe marine che Legambiente ha lanciato recentemente. Attraverso l’adozione simbolica di una tartaruga marina, permette all’associazione di continuare a curare questi animali, proteggere i loro nidi e sensibilizzare i pescatori affinché conferiscano le tartarughe catturate accidentalmente al più vicino Centro di Recupero per la cura e la riabilitazione.
Helidon e Jack, che hanno preso il nome dai loro benefattori, erano state pescate alcune settimane fa durante una battuta di pesca a strascico al largo di Mattinata e subito ricoverate al Centro Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia, dove si è scoperto che avevano ingerito oggetti di plastica che ne stavano compromettendo la vita, estremamente preziosa trattandosi di esemplari in via d’estinzione. Da qui le cure e il loro salvataggio grazie alla donazione dei due artisti.
Ed è proprio la plastica una delle minacce più pericolose degli ultimi anni. “Sacchetti, resti di bottiglie e stoviglie, cotton fioc, lenze e imballaggi di vario tipo – commenta Stefano Di Marco Coordinatore della campagna Tartalove di Legambiente – vengono sempre più spesso rinvenuti nello stomaco degli esemplari degli animali che, come Helidon e Jack, sono ricoverati nel Centro Recupero di Manfredonia dove i nostri operatori hanno documentato che più dell’80% degli esemplari recuperati ha ingoiato questi materiali. L’ingestione di questi materiali può essere letale perché può determinare la morte per soffocamento o per un blocco intestinale o ancora come nel caso dei due esemplari liberati oggi, provocare seri problemi di galleggiamento.”