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Arte, boom di investimenti nel primo semestre semestre 2014

Straordinario risultato per l’arte nei primi sei mesi del 2014, in primis per l’impressionismo, l’arte moderna e quella contemporanea. A confermarlo sono i dati di bilancio dei primi sei mesi delle più importanti case d’asta internazionali, Sotheby’s e Christie’s e non solo, l’incremento delle vendite riguarda anche case d’asta minori presenti nei diversi paesi europei. Difficile parlare di grande ripresa, sembra piuttosto un nuovo trend di investimenti volto al collezionismo di opere particolarmente interessanti, sicuramente uniche ma anche poste interessanti dal punto di vista del rendimento finanziario e ora sotto i riflettori degli operatori internazionali operanti nel complesso mercato dell’arte.

Sotheby’s chiude il secondo trimestre e primo semestre 2014 con un incremento netto del 24%, il 42% di utile operativo, il 20% di utili rapportati per azione, per un totale di 403.8 milioni $ (registrato sulle piazze di Londra e Hong Kong), città preferite dai collezionisti di tutto il mondo. I lotti venduti in aste oltre un milione di dollari sono ben 487 che accompagnano un altro dato davvero incredibile, il 26 % degli acquirenti sono al loro primo acquisto nella casa d’aste.

Il settore Modern Art and e Impressionist registra 247,3 milioni con i due top lot: Nynphèas di Claude Monet (45,1 million $ ) e Composition with Red, Blue and Grey di Piet Mondrian (25,9 ml $). La Contemporary Art consacra Francis Bacon on l’opera Three Studies for portrait of George Dyer (45,4 million $ partendo da una stima di 34 ml). Inoltre il settore dedicato all’arte antica di antichi maestri: Old Masters che con la divisione British Painting chiude il semestre a 127,4 ml $ superando la stima di 73/108 ml $.

Successo anche per Christie’s che vede un incremento del 22%, 51 opere vendute oltre 10 milioni $, 71% di incremento delle attività online, 24% di nuovi clienti. Per l’arte: Post-War & Contemporary Art registra un record per questi primi sei mesi 2014 on un totale “complessivo di tutte le divisioni in tutte le sedi” di vendite di ($1.3 billion) con un  20% superiore rispetto allo stesso periodo del 2013 (30% in $). Eccezzionali risultati anche per dipartimento “Impressionist & Modern Art”, che include anche “Modern British Art”. Mentre l’ Old Masters, includendo anche il 19th Century European paintings and Russian Art, ha chiuso con un + 16%.

In tutto questo c’è anche da considerare che una parte dei buyer o procuratori che acquistano per conto di altre persone, società e fondi, ora si trovano ad operare in un mercato molto più ampio rispetto agli anni scorsi e non solo per transazioni finanziarie, ma anche per accaparrarsi la migliore opera che entrerà poi nelle collezioni dei nuovi clienti di Paesi emergenti. A volte l’interesse può essere rivolto anche per incrementare il patrimonio di nuovi musei privati.

Nel contempo, per chi opera nel mercato dell’arte, si sta registrando qualcosa di nuovo da prendere seriamente in considerazione, o almeno da tenere sotto osservazione con molta attenzione. Negli ultimi anni abbiamo visto il crescere dell’interesse verso l’arte europea e americana dapprima dei “paperoni” di nuovi Paesi che hanno cominciato a collezionare opere per affiancarle ad altre di autori importanti del loro paese. Mentre quelle stesse opere specialmente “asiatiche” non interessavano minimamente il mondo occidentale. Ora queste stesse opere, compaiono nelle aste, come Hong Kong, e cominciamo a registrare acquirenti tutt’altro che asiatici. In breve, opere a noi sconosciute cominciano ad entrare in collezioni private europee e statunitensi con valori ancora accessibili, ma forse la strada non è poi così difficile per diventare presto dei top lot accanto a un Monet, Mondrian, Richter o un disegno di Botticelli.

Ma che significato possiamo dare a questo fenomeno? non credo si tratti di un fenomeno, credo piuttosto sia la normale conseguenza dell’internazionalizzazione e il riconoscimento di culture diverse, perciò anche le diverse espressioni d’arte che ci sono state, che ci sono e che ci saranno sempre in ogni Paese. Forse meglio parlare di una “contaminazione” di significati dove l’arte, da un linguaggio personale, storico, sociale diventa lettura di un mondo molto più  vicino e allo stesso tempo più lontano che mai.

Secondo semestre 2014? penso che i risultati di fine anno saranno il prosieguo di quelli raggiunti a fine giugno, aumenteranno i collezionisti stranieri e le case d’aste presenteranno sempre più opere straordinarie, terrei d’occhio la piazza di Hong Kong penso possa dare delle belle sorprese.

Arte italiana? Non gode ancora di quello che meriterebbe, comunque le aste della primavera scorso hanno dato un segnale di ripresa per l’arte moderna e contemporanea, ciò dimostra una rinnovata fiducia verso il nostro Paese, c’è solo da sperare…

Come potrebbe essere un portfolio arte per i prossimi 6 mesi per un investimento a media scadenza? potrei suggerire un 70 % impressionismo, arte moderna e contemporanea, 20 % old master, 10 % arte asiatica storicizzata (moderno).

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Categories: Cultura