Concepita principalmente a partire dalle collezioni del Museo nazionale Fernand Léger di Biot e da quelle del Museo d’arte moderna e contemporanea di Nizza (MAMAC), la mostra riunisce le opere di Fernand Léger (1881-1955), pioniere dell’arte moderna, con più di trenta lavori di artisti delle avanguardie europee e americane dagli anni ’60 ai giorni nostri.
Tous Léger! Avec Niki de Saint Phalle, Yves Klein, Martial Raysse, Keith Haring
Il percorso espositivo è l’occasione per mettere in luce il forte legame storico e artistico tra l’opera di Fernand Léger e la generazione che lo seguì immediatamente: i Nuovi Realisti. Lanciato nel 1960 dal critico d’arte Pierre Restany, il movimento dei Nuovi Realisti riunisce artisti come Arman (1928-2005), César (1921-1998), Raymond Hains (1926-2005), Yves Klein (1928-1962), Martial Raysse (1936), Daniel Spoerri (1930), Niki de Saint Phalle (1930-2002). Questi artisti si appropriano di oggetti di uso quotidiano provenienti dalla società dei consumi e dall’estetica di strada. Il loro approccio non mira alla rappresentazione della realtà ma alla sua appropriazione poetica.
Sebbene il rapporto con l’oggetto occupi un posto centrale, la mostra affronta anche altri temi, tra cui la rappresentazione della società del tempo libero, l’arte negli spazi pubblici e la costruzione di un’arte accessibile a tutti in relazione al suo tempo, o ancora quella dei processi creativi e il grande spazio dato al lavoro collettivo. Fervente ammiratore dell’opera di Fernand Léger, Restany, presente con Raymond Hains all’inaugurazione del museo Fernand Léger a Biot nel maggio 1960, avrebbe dato il nome a questo movimento artistico in omaggio al pittore che utilizzò questa espressione in numerose occasioni.
Léger e il nuovo realismo
Fernand Léger, già negli anni Venti, definiva il suo approccio artistico come “Nuovo Realismo”, “una terribile invenzione per rendere reale […] le cui conseguenze possono essere incalcolabili.”
Altri periodi, altri movimenti, anche di respiro internazionale, come la Pop Art americana con Robert Indiana, Roy Lichtenstein, May Wilson, ma anche artisti emersi negli anni Settanta e Ottanta come Gilbert & George a Londra e Keith Haring a New York, le cui opere sono rappresentate nelle collezioni del MAMAC, sono dislocati nel cuore del percorso espositivo, in dialogo con l’opera di Fernand Léger. La posizione di Fernand Léger come precursore della Pop Art è già stata evocata in diverse mostre, in particolare nell’ambito del ciclo Vis-à-vis. Fernand Léger e i suoi amici, presentato al Museo nazionale Fernand Léger di Biot, il legame con la scena artistica francese degli anni ’60, in particolare con il gruppo dei Nuovi Realisti, è tuttavia inedito. Oltre al dialogo fecondo che può instaurarsi tra forme e idee, questa mostra intende illustrare ancora una volta la modernità, la multidisciplinarità e la portata visionaria dell’opera di Fernand Léger.
La mostra è stata presentata al Museo nazionale Fernand Léger di Biot con il titolo Léger e i nuovi realismi dal 15 giugno 2024 al 16 febbraio 2025.