Facebook ha annunciato di aver comprato Mobile Technologies, una piccola azienda specializzata nel software di traduzione della voce. I tifosi di StarTrek conoscono il ‘traduttore universale’, un impianto cerebrale che permette a qualunque razza umanoide della galassia di parlare nella propria lingua e di essere istantaneamente compresa nella lingua dell’interlocutore. Il software della Mobile Technologies è lungi dall’essere così sofisticato, ma, in teoria, potrebbe permette a qualcuno di parlare nella propria lingua e di essere simultaneamente tradotto in un’altra lingua.
La Mobile Technologies, fondata nel 2001, ha già un’applicazione – si chiama Jibbigo – per la traduzione voce-a-voce. E Facebook ha ancora molto da farsi perdonare, dopo aver fatto una IPO a 38 dollari, essere scesa a 17, e solo adesso esser tornata verso il prezzo iniziale. Cerca nuove strade per espandersi, malgrado il miliardo di utenti, e forse questa nuova tecnologia offrirà altri guadagni (il suo p/e è uno sconfortante 74). Bisogna vedere se la traduzione voce-a-voce è meno cattiva della traduzione di testi scritti. Chi crede che quest’ultima sia a punto è invitato a fare questa prova: prendere un testo italiano, fatelo tradurre da Google in inglese, poi prendete il testo inglese tradotto e fatelo ritradurre in italiano. Confrontate poi questo manufatto con l’originale italiano: il risultato è di solito ilare…
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