Mattinata di arresti illustri: finiscono in manette, nell’ambito di inchieste distinte, l’imprenditore Angelo Rizzoli, il presidente del Cagliari Massimo Cellino e Gianluca Baldassarri, ex capo della finanza di Banca Montepaschi.
Angelo Rizzoli – L’ultima notizia, da un punto di vista cronologico, è l’ordine di custodia cautelare eseguito a Roma dalla Guardia di Finanza, nei confronti di Angelo Rizzoli, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi coadiuvato dai sostituti procuratori Francesco Ciardi e Giorgio Orano.
L’accusa per Rizzoli è di bancarotta fraudolenta per il crac, da 30 milioni di euro, della Rizzoli Audiovisivi e delle sue controllate. All’imprenditore sono stati sequestrati società e immobili per un valore intorno ai 7 milioni di euro, inclusa la residenza di famiglia ai Parioli.
Gianluca Baldassari – Poche ore prima, invece, era stato fermato a Milano dalle Fiamme Gialle l’ex capo della finanza di Mps Gianluca Baldassarri. Sul suo capo pendono “gravi indizi di colpevolezza”, e l’ordine di custodia cautelare servirebbe, secondo la Procura, a scongiurare “un serio pericolo di fuga”.
Si infittisce, così, la trama dello scandalo che ha travolto l’istituto senese. La Guardia di Finanza, che in questo momento sta compiendo delle perquisizioni a Milano, già la scorsa settimana aveva sequestrato 40 milioni di euro scudati da Baldassarri, dal suo vice e da altre quattro persone, ipotizzando il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Massimo Cellino – E’ finito in manette all’alba, invece, Massimo Cellino, controverso presidente del Cagliari Calcio. Insieme a lui, sono stati arrestati Mauro Contini e Stefano Lilliu, rispettivamente sindaco e assessore ai lavori pubblici del comune di Quartu. Cellino sarebbe già stato accompagnato presso la casa circondariale di Cagliari.
L’accusa, per loro, è di tentato peculato e falso ideologico, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cagliari sui lavori di adeguamento dello stadio di Is Arenas, dove il Cagliari (tra una polemica e l’altra) sta disputando quest’anno le sue partite casalinghe.
Al centro dell’inchiesta ci sono i fondi del Pia, il Piano integrato d’area per la zona di Is Arenas, che sarebbero stati impiegati, in una loro parte, per finanziare la realizzazione di alcune strutture dell’impianto sportivo, coprendo delle spese che sarebbero dovute essere a carico del Cagliari Calcio. Per la stessa accusa, lo scorso 29 novembre, erano scattate le manette anche per altri due dirigenti del comune di Quartu (Pierpaolo Gessa e Andrea Masala) e per Antonio Grussu, titolare della Andreoni, la società che aveva realizzato i lavori.