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Arredamento e moda: l’Italia rappresenta sempre alta qualità e design. L’interesse della Svizzera e del Canada

Se per il mercato svizzero del mobile si stima un fatturato di 5,57 miliardi nel 2028, in Canada siamo stati l’unico esportatore con vendite in crescita del +12,3% nel 2023, di cui il 95% nel comparto non-luxury

Arredamento e moda: l’Italia rappresenta sempre alta qualità e design. L’interesse della Svizzera e del Canada

Il mercato svizzero del mobile si presenta come un settore dinamico e in continua evoluzione, caratterizzato da una forte attenzione per innovazione e design, con una crescita costante. Nel 2023, il fatturato ha raggiunto i 5,05 miliardi di euro, attestandosi su livelli simili all’anno precedente. Le previsioni per il futuro sono positive: si stima infatti una crescita significativa, con un valore di 5,57 miliardi previsto per il 2028.

La crescita del mercato è trainata da diversi fattori, tra cui l’aumento del reddito pro capite e la domanda costante di nuovi mobili (nel 2023 sono stati spesi circa 573,28 franchi pro capite in mobili). Il segmento più importante è quello dei mobili per soggiorno, che nel 2023 ha registrato un valore di circa 1,48 miliardi.

Arredo: il grande interesse della Svizzera per i mobili italiani

Negli ultimi anni il panorama del settore ha subito una profonda trasformazione grazie all’aumento dell’utilizzo di internet, ridisegnato radicalmente il quadro dei canali di distribuzione nella vendita al dettaglio. I consumatori hanno fatto dei canali digitali il segmento in cui il mercato dei mobili registra la crescita più rapida. In Svizzera, la percentuale di acquisti di mobili online è passata dal 18,2% al 24,3% tra il 2018 ed il 2023.

I dati relativi all’interscambio commerciale tra Italia e Svizzera nel settore dell’arredamento e design sono molto positivi. L’Italia si posiziona come secondo fornitore della Confederazione elvetica, alle spalle della Germania, per quanto riguarda mobili, complementi di arredo, rivestimenti in ceramica, vetrate, illuminazione, lavorati in pietra e materiali lapidei. Nel 2023, l’export italiano verso la Svizzera ha raggiunto la cifra di 1.236.687.520 euro, con un incremento particolarmente significativo (+5,88%) nel segmento dei lavori di pietre, gesso, cemento e altri materiali simili ad uso edile.

Il mercato svizzero del mobile presenta, dunque, interessanti opportunità per le imprese italiane che trovano i propri punti di forza in qualità, design, innovazione e sostenibilità. Un approccio strategico che includa investimenti in R&D e digitalizzazione, oltre allo sviluppo dei canali online e la creazione di sinergie con i partner locali indispensabili in un mercato dinamico e in continua crescita come quello svizzero.

La moda Made in Italy conquista il Canada

Allo stesso tempo, se guardiamo oltreoceano il Canada rappresenta un mercato interessante per l’export dell’abbigliamento italiano, con i suoi circa 40 milioni di abitanti e un potenziale di crescita significativo nei prossimi anni. 

Le previsioni per il 2024 indicano un fatturato stimato di 40,8 miliardi di dollari Usa. Secondo Statista, il mercato canadese dell’abbigliamento è destinato a crescere ad un tasso annuo del 2,5% nel periodo 2024-2027. Il segmento più importante del mercato è quello dell’abbigliamento femminile, con un fatturato previsto quest’anno di 22,4 miliardi di dollari.

Nel 2023 le importazioni canadesi di abbigliamento hanno registrato un calo del 9,8% rispetto al 2022. I primi quattro paesi esportatori in Canada, ovvero Cina, Vietnam, Bangladesh e Cambogia, hanno rispettivamente una quota di mercato del 29,5%, 14,2%, 13,2% e 8,9% e registrato una diminuzione del 12,1%, 9,4%, 14,3% e 21,7%. 

L’Italia, i cui punti di forza sono qualità e design nella produzione, è il solo paese europeo tra i primi 10 esportatori e l’unico ad aver registrato un incremento del 12,3% delle proprie esportazioni in Canada nel 2023. Al momento occupa la quinta posizione con una quota di mercato del 3,7%.

Tuttavia, è importante notare che, diversamente da quanto accade in altri mercati, dove ad essere richiesto è maggiormente il Made in Italy di lusso, il 95% delle vendite in Canada è attribuito al settore non-luxury, dal momento che il mercato è sostenuto da una crescente domanda di abbigliamento sostenibile.

I nuovi trend post-pandemici di Canada e Italia

La moda in Canada è concepita in modo diverso rispetto all’Italia, e nonostante il ritorno alla normalità dopo la pandemia, si notano dei cambiamenti importanti nei comportamenti del consumatore:

  • abbigliamento comodo e funzionale – le vendite di “formal attire”, che hanno subito un impatto negativo significativo durante la pandemia da covi-19, sono state compensate da un aumento della domanda di abbigliamento comodo e informale adatto all’ambiente domestico e alle attività quotidiane (il cosiddetto “comfortable and functional”);
  • moda sostenibile – l’interesse dei consumatori canadesi per i prodotti “cruelty free” e sostenibili è una tendenza in aumento;
  • e-commerce in ascesa – e-commerce e vendite online hanno registrato una notevole crescita, grazie anche al sostegno del governo con fondi dedicati per lo sviluppo del sistema digitale;
  • un mercato multiculturale – il Canada è un paese aperto all’immigrazione e accoglie ogni anno più di 400 mila nuovi immigrati. La politica favorevole all’immigrazione ha portato ad una diversità etnica nella popolazione, creando un mercato eterogeneo con una varietà di preferenze e abitudini. Va sottolineata la dimensione limitata del mercato per numero di operatori e abitanti, dove la maggioranza presenta un potere di acquisto medio-basso.

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