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Aria di Opa, Generali e Mediobanca in volo

Firstonline

Mattinata di fuochi d’artificio per le Borse europee. Effervescente Milano, dove va in onda il braccio di ferro sulle Generali. Nel frattempo la Corte Suprema di Londra ha stabilito che sarà necessario un voto del Parlamento per l’avvio dei negoziati per l’uscita dalla Ue.

In questa cornice la Borsa di Milano consolida il rialzo iniziale, con l’indice FtseMib che guadagna l’1,2% attorno a 19.600 punti. In terreno positivo le altre borse europee, ma con rialzi attorno allo 0,2%, con l’eccezione di Madrid (+0,6%).

Perde posizioni la sterlina a 1,2457 (-0,6%) dopo la decisione della Corte Suprema britannica sulla Brexit. “Sul piano sostanziale cambia poco – commenta a caldo Julius Baer – Theresa May sa di avere in pugno i Conservatori, altrimenti non si sarebbe esposta a chiedere una hard Brexit”.

Si indebolisce il dollaro a 1,074 contro l’euro. Il segretario al Tesoro Mnuchin ha detto che il dollaro troppo forte comporta dei rischi per l’economia Usa.

Oro in lieve calo dopo avere segnato ieri il massimo degli ultimi due mesi: la quotazione è 1.215 dollari l’oncia (-0,2%).

Il greggio è in rialzo con il Brent a 55,7 dollari al barile (+0,9%). Recupera Eni +0,8% dopo la discesa di ieri. Tenaris +0,4

Il Btp decennale è quasi invariato a 1,98%, Bund 0,38%.

DOMANI IL CDA DEL LEONE: VIA MINALI, DONNET PIÙ FORTE

Piazza Affari scommette sull’Opa di Intesa su Generali in risposta alla mossa del Leone che ieri sera ha acquistato il 3,01% dei diritti di voto della banca. Generali, a questo punto potenziale preda, balza all’insù del 9,40%. Intesa perde il 5,17%. La speculazione accende anche Mediobanca, principale azionista di Generali, che sale del 10,35%, e Banca Generali +3,08%.

Domani si terrà il Cda del Leone e al centro della riunione ci sarà l’uscita del direttore generale, Alberto Minali, dopo i contrasti che sarebbero emersi con l’amministratore delegato in relazione al perimetro del gruppo e alla politica di disinvestimenti, in particolare per quanto riguarda il mercato francese (Donnet è incline a una razionalizzazione del gruppo, con la vendita delle attività meno redditizie, mentre Minali avrebbe voluto continuare nella ristrutturazione industriale di alcune aree attualmente non profittevoli).

EQUITA E MEDIOBANCA SECURITIES CREDONO ALL’OPA

Lo sviluppo della contesa ha volto di sorpresa gli analisti che hanno rivisto lo scetticismo di ieri. Scrive Equita: “Unico scenario strategico a disposizione di Intesa è quello del lancio di un’offerta di scambio visto che l’ipotesi di acquistare un pacchetto di titoli del 15-20% non garantirebbe alcun controllo”. L ‘alternativa strategica, sempre secondo Equita, potrebbe essere l’acquisto della quota di Unicredit in Mediobanca, pari all’8% e il successivo lancio di un’offerta su Piazzetta Cuccia stessa. In questo modo l’istituto diventerebbe indirettamente il primo socio della compagnia con il 13% e potrebbe coagulare una minoranza di blocco in chiave antiscalata.

“Il fatto che il Leone abbia deciso di prevenire qualsiasi azione da parte di Intesa Sanpaolo avvalora ancora di più il recente rumor relativo a un possibile accordo con Axa – sostengono invece gli analisti di Mediobanca Securities – E, nel caso di un’offerta da parte della compagnia assicurativa francese – aggiungono – non escludiamo una controfferta da parte di Allianz”.

Per tutte queste ragioni, in un report sul comparto assicurativo, Mediobanca Securities consiglia di rimanere posizionati su Generali (outperform e target price alzato da 15,5 a 17 euro), mentre ha tagliato il rating questa mattina su Allianz (target price a 175 euro) e su Axa (target price a 25,5 euro) a neutral.

La battaglia si sta estendendo a Unicredit (+3,25%), uno dei terreni chiave della sfida a pochi giorni dall’aumento di capitale. Ubi +1,5%, Banco Bpm +2,7%.

Nel settore assicurazioni avanzano anche Unipol (+2,6%) e UnipolSai (+3%): si fa strada l’ipotesi di un polo che comprenda il gruppo, Bper e Creval.

Bene anche il gestito. Azimut +1,2%: Goldman Sachs alza il target price a 23,2 euro da 22,3 euro. Confermato Buy. Banca Mediolanum +2,6%: Goldman Sachs alza il target price a 8,4 euro da 7,7 euro, confermato il giudizio Neutral.

Salgono Telecom Italia (+0,8%) e Mediaset (+1,2%). Vincent Bolloré non ha avanzato la richiesta di far entrare nel Cda del Biscione sui consiglieri in rappresentanza del 29,9% del capitale. L’ha detto stamane lo stesso Fedele Confalonieri.

Guadagnano i titoli industriali: Fiat Chrysler +1,5% a poche ore dall’incontro di Sergio Marchionne con Donald Trump Goldman Sachs alza il target price a 20,8 dollari da 17,5 dollari, confermato il giudizio Buy. Il potenziale rialzo è molto forte, pari al +102%. 

Cnh Industrial +0,7%: Goldman Sachs alza il target price a 11,2 dollari da 10 dollari. Confermato il giudizio Buy.

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