Ancora caos in Argentina, dove la crisi finanziaria, dovuta al default tecnico dello scorso 31 luglio, si sovrappone a una campagna elettorale sempre più incandescente (anche se si voterà tra un anno). Il presidente Cristina Fernandez ha accettato le dimissioni del governatore della banca centrale, Juan Carlos Fabrega: a riferirlo è stato un portavoce della Casa Rosada, Alfredo Scoccimarro, il quale ha aggiunto che Fabrega sarà sostituito da Alejandro Vanoli, che guida attualmente la Commissione nazionale di controllo sui mercati finanziari.
La notizia ha avuto ripercussioni negative sulla Borsa di Buenos Aires che ieri, in scia alle indiscrezioni poi confermate delle dimissioni ha chiuso in pesantissimo calo: -8,22%. La piazza sudamericana è però in realtà quella che ha registrato la migliore performance da inizio anno, segnando un rialzo nel corso del 2014 di oltre il 120 per cento. Nonostante l’Argentina sia ai ferri corti con la giustizia Usa, che ha bloccato il pagamento delle cedole di alcuni suoi titoli di Stato, facendo scattare il default tecnico.