Messi-Mbappé, a voi.
L’atto finale di Qatar 2022 è finalmente arrivato e mette di fronte i due più grandi giocatori del momento (CR7 ci perdonerà…), pronti a tutto pur di conquistare la Coppa del Mondo.
Il paradosso è che il francese, 24 anni il prossimo 20 dicembre, l’ha già vinta in Russia nel 2018, mentre l’argentino, 35 anni compiuti a giugno, non c’è ancora mai riuscito.
In molti, come sottolineato ironicamente da Deschamps in conferenza stampa, sperano che questa sia la volta buona, ma nel calcio, si sa, si vince in 11 e qui la Francia sembra avere qualcosa in più.
L’unica certezza è che a Doha sarà spettacolo assoluto, con una finalissima all’altezza di storia e aspettative.
Argentina – Francia (Ore 16, Rai Uno)
Ridurre Argentina-Francia al solo confronto tra Messi e Mbappé è sicuramente superficiale, ma è evidente come le squadre in questione siano identificate soprattutto con le proprie stelle, peraltro protagoniste di un grande Mondiale.
Non a caso sia Leo che Kylian sono capocannonieri con 5 gol e questa sera, tra le altre cose, si giocheranno anche questo trofeo: nulla rispetto alla Coppa del Mondo, ma conoscendoli è presumibile pensare che vogliano conquistare tutto il possibile.
Argentina e Francia sono arrivate sin qui meritatamente, seppur con percorsi molto diversi: tortuoso quello della Selecciòn, iniziato con una sconfitta con l’Arabia Saudita che sembrava il preludio a un clamoroso flop, trionfale quello dei Bleus, macchiato solo dall’ininfluente KO con la Tunisia a qualificazione ottenuta.
Poi però le strade si sono allineate e sia Scaloni che Deschamps hanno fatto percorso netto, mostrando al mondo di meritarsi la kermesse finale.
Messi – Mbappé: chi vince prende tutto
L’incidenza di Messi e Mbappé è stata fortissima e non solo per i gol: oltre a quelli (5 a testa), infatti, ci sono anche gli assist (3 a 2), ma soprattutto la centralità nei rispettivi sistemi tattici che li rende assolutamente indispensabili.
L’Argentina, in questo, denota una maggiore dipendenza, anche perché senza il suo numero 10, probabilmente, non sarebbe arrivata sin qui, la Francia invece, nonostante i tanti infortuni (Benzema e Pogba su tutti), ha più soluzioni ed è riuscita a vincere anche quando Mbappé è rimasto a secco, ma senza le sue accelerazioni folli (35 km orari!) creerebbe sicuramente meno occasioni.
Il duello stuzzica parecchio e non solo per il Mondiale: la sensazione, infatti, è che oggi si sfidino presente e futuro del calcio, il tutto sotto gli occhi di un raggiante Al-Khelaifi, ben contento di averli entrambi al Psg.
Chi vince si prende la Coppa del Mondo e, quasi certamente, il prossimo Pallone d’Oro: per Messi sarebbe l’ottavo, per Mbappé il primo (ma lui, a differenza del collega, ha già vinto un Mondiale).
Argentina, Scaloni: “Spero che Messi saluti vincendo la Coppa”
Vigilia serena per l’Argentina, caricata a mille dalla presenza di 50 mila tifosi e dalla fame di Mondiale, visto che il trofeo manca da ben 36 anni.
“Messi ha detto che sarà la sua ultima partita ai Mondiali? Allora spero che vinca e poi saluti alzando la Coppa – ha sottolineato il ct Scaloni -. Sarebbe magnifico, e ancora più bello pensare che noi potremmo assaporare questo momento insieme a lui. Per lui sarebbe il miglior palcoscenico possibile per congedarsi. Comunque sarà Argentina-Francia e non Messi contro Mbappé, la partita potrebbe essere decisa da altri giocatori. Però Messi lo vedo bene e spero che sia lui a risultare decisivo…”.
Deschamps tra polemiche e virus: “Benzema non torna, faremo del nostro meglio”
Clima molto più disturbato invece in casa Francia, dove Deschamps ha dovuto fare i conti con un fastidioso virus (Varane e Konaté sono in dubbio) e con il caso Benzema, recuperato ma non convocato nonostante sia tecnicamente a disposizione.
Il Pallone d’Oro in carica non l’ha presa molto bene, tanto da rifiutare l’invito di Macron (accettato invece da Pogba e Kanté).
“Se non vi rispondessi direste che la questione mi irrita, allora dico che fare certe domande forse è una mancanza di rispetto – ha polemizzato il ct francese -. Ho perso anche Lucas Hernandez e il mio gruppo qui è di 24, se poi ci sono giocatori, o grandi ex o infortunati che sono stati invitati, a me non interessa. Il virus? Non entrerò nei dettagli, ma ci assicuriamo di prendere quante più precauzioni possibili per adattarci, per affrontarlo, senza esagerare, in un modo o nell’altro. È ovviamente una situazione sgradevole, se non fosse esistita sarebbe stato meglio, ma ce la caviamo nel miglior modo possibile”.
Argentina – Francia, le formazioni
A livello di formazioni, insomma, sta meglio l’Argentina, che ha potuto preparare il match senza gli intoppi dei rivali, tanto che Scaloni ha dubbi pure sul modulo.
Alla fine dovrebbe optare per un 4-4-2 con Emiliano Martinez in porta, Molina, Romero, Otamendi e Acuna in difesa, De Paul, Paredes, Fernandez e Mac Allister a centrocampo, Messi e Alvarez in attacco, ma resiste anche l’ipotesi 3-5-2 con Paredes in panchina e Lisandro Martinez al suo posto.
La Francia invece valuta ora per ora le condizioni di Varane e Konaté (entrambi dovrebbero farcela), intanto però gongola per i rientri di Rabiot e Upamecano, entrambi out nella semifinale col Marocco. Deschamps si affiderà così a un 4-2-3-1 con Lloris tra i pali, Koundé, Varane, Upamecano e Theo Hernandez nel reparto arretrato, Tchouameni e Rabiot in mediana, Dembelé, Griezmann e Mbappé alle spalle dell’unica punta Giroud.