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Aramco, via all’Ipo da record: sul mercato fino a 1,7 mila miliardi

Svelato finalmente il “mistero” sull’Ipo della compagnia petrolifera saudita Aramco, prossima a quotarsi alla Borsa di Riyad, per quella che molto probabilmente sarà la più grande quotazione della storia. Il colosso mette sul mercato l’1,5%, del proprio capitale, valutato fra 1,6 e 1,7 mila miliardi di dollari. Quindi l’incasso previsto, con le sottoscrizioni che sono partite domenica 17 novembre dopo l’annuncio in un comunicato, è stimato tra 24 e 25,6 miliardi, con il prezzo delle singole azioni compreso tra 30 e 32 riyal (tra 8 e 8,5 dollari col cambio attuale).

La valutazione corrisponde alle attese del mercato e alle previsioni degli analisti degli ultimi giorni, anche se costituisce una revisione al ribasso rispetto alla valutazione di 2 mila miliardi di dollari auspicata dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che ha fatto dell’Ipo la pietra miliare del suo piano di riforme ‘Vision 2030’ ideato per diversificare l’economia del regno e ridurre la dipendenza dal petrolio.

Del resto erano state proprio le differenti valutazioni tra Arabia Saudita e advisor a far slittare la quotazione più volte. L’offerta si chiuderà il 28 novembre per il retail, cui secondo il prospetto pubblicato una settimana fa andrà lo 0,5%, e il 4 dicembre per gli istituzionali. Al termine del periodo di book-building, il 5 dicembre, sarà comunicato il prezzo finale.

Una curiosità: gli investitori individuali dovranno sottoscrivere al prezzo di 32 ryal, limite massimo della forchetta di prezzo. E se il prezzo di offerta finale sarà inferiore a 32 ryal, i singoli investitori potranno scegliere di avere un rimborso in contanti dell’importo della sottoscrizione in eccedenza o si potrà considerare l’assegnazione di ulteriori azioni di offerta, secondo quanto ha spiegato Aramco nel comunicato diramato domenica.

La formula prevede una bonus share: ciascun investitore retail che detiene continuativamente e ininterrottamente le azioni per 180 giorni a partire dalla prima data in cui le azioni saranno negoziate sulla Borsa, avrà diritto a ricevere un’azione per ogni dieci azioni di offerta assegnate, fino a un massimo di 100 azioni di bonus. Previsto anche un periodo di lock-up di 12 mesi per la società e il Governo saudita prima di collocare altre quote.

Quella di Aramco si presenta dunque come un’Ipo da record, la cui convenienza per gli investitori sarà comunque legata all’andamento del prezzo del petrolio: il dividendo del prossimo anno è atteso a 75 miliardi di dollari, cinque volte quello di Apple, ma la domanda globale di petrolio è stimata in calo dal 2025 e il futuro di Aramco e dei suoi margini è tutto da scrivere, in un mondo che consuma petrolio più di prima ma in cui cresce l’ansia da emergenza climatica.

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Categories: Finanza e Mercati